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Strage di Las Vegas, i complottisti già all’opera con decine di video: “È tutto falso”

Decine di filmati che tentano di mettere in discussione la veridicità di quanto accaduto son apparsi nelle scorse ore online generando rabbia tra i familiari delle vittime e dei feriti ma anche tra i sopravvissuti alla strage di Las Vegas.
A cura di A. P.
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Sono passati solo pochi giorni dalla terribile strage di Las Vegas, quando il 69enne Stephen Paddock ha aperto il fuoco da una stanza d'albergo contro la folla che assisteva a un festival musicale facendo 59 morti e centinaia di feriti, ma i complottisti si sono messi già all'opera per trovare incongruenze in racconti e filmanti e tentare di dimostrare così che è stata tutta una montatura. Mentre ancora decine di persone rimangono ricoverate negli ospedali della zona a causa delle ferite riportate nell'attacco, online infatti sono comparsi diversi filmati e video che mettono in discussione la veridicità di quanto accaduto,  affermando che il governo ha mentito sui fatti.

I filmati suggeriscono che le forze dell'ordine e altri hanno ingannato intenzionalmente le persone, altri arrivano a bollare la strage addirittura come una messa in scena del governo e di altri per promuovere il controllo delle armi. Alcuni pubblicano scatti di persone ferite o in fuga ipotizzando possano trattarsi di figuranti già apparsi in altre immagini di sparatorie di massa in Usa. Un elemento che ha fatto infuriare i famigliari delle vittime della strage di Las Vegas che hanno chiesto alle piattaforme come youtube di rimuovere questo tipo di video. "

"Quando vedo che mia moglie lottare tra la vita e la morte in ospedale con una ferita da arma da fuoco al petto e mia figlia ferita dalla stessa arma in un'altra stanza è una prova definitiva di quanto accaduto, e per questo non dovrebbero permettere a simili video di diffondersi"  ha tuonato Stephen Melanson, Marito e padre di due delle ferite intervistato dal Guardian. Youtube dal suo canto ha spiegato che i filmati non hanno violato i suoi standard e del resto altri filmati vengono diffusi anche via social attirando migliaia di visualizzazioni.  "Non è una cospirazione. Non è uno scherzo. È successo. Io ero lì", ha ribadito anche Krista Metz, testimone e sopravvissuta, aggiungendo: "Stavamo per morire, mi sento frustrata per questa speculazione selvaggia online. La gente è così folle sui suoi social media. Credono a tutto quello che leggono … È orribile".

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