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Stop al congedo facoltativo per i papà

Con la circolare 1581/2017 l’Inps ha spiegato che il diritto al congedo di paternità facoltativo resta valido per parti ed eventi di adozione o affidamento avvenuti entro il 31 dicembre 2016, mentre per gli eventi a partire dal primo gennaio 2017 non è stato prorogato.
A cura di C. M.
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Il congedo di paternità scende nuovamente a due giorni. Non più quattro giornate, quindi – due obbligatorie e due facoltative da sottrarre a quelle spettanti alla madre – il provvedimento sperimentale introdotto nel 2012 è stato cancellato. Al momento non sono note le motivazioni, l'unica conferma ufficiale dell'annullamento proviene dall'istituto pensionistico che ha spiegato che "la misura non è stata prorogata". Ad annunciare per primo la notizia è stato il patronato Inca della Cgil, che la scorsa settimana ha interrogato l'Inps per capire come procedere per la richiesta del congedo. A domanda, però, è arrivata una risposta inaspettata: il congedo facoltativo non esiste più, fatto salvo quello previsto per i figli " nati, adottati o in affidamento nel 2016″. Stando alla circolare Inps del 10 aprile, essendo il congedo fruibile entro e non oltre 5 mesi dal parto, adozione e affidamento, gli uomini diventati padri verso la fine del 2016 potranno sfruttarlo fino a maggio 2017, indicativamente. Introdotto in via sperimentale nel 2012 e prorogato con la legge di stabilità del 2016, il congedo di paternità permetteva ai padri di usufruire di due ulteriori giorni di astensione dal lavoro a patto che la madre rinunciasse a usufruirne per altrettanti giorni. A quanto pare, però, per l'anno 2017 sembra manchi un provvedimento atto a prorogarlo ulteriormente e quindi l'Inps si trova impossibilitata a procedere con l'evasione delle potenziali richieste.

Con la circolare 1581/2017 l'Inps ha infatti spiegato che il diritto al congedo facoltativo resta valido per parti ed eventi di adozione o affidamento avvenuti entro il 31 dicembre 2016, mentre a quanto pare per il 2017 al momento non sarebbe più possibile richiederlo. Lo scorso 24 febbraio, con un'ulteriore circolare, la numero 828/2017 l'Inps ha inoltre comunicato che gli uomini diventati padri dal 1° gennaio 2017 non avrebbero più potuto presentare domande volte alla fruizione di tale congedo e delle relativa indennità.

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