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“Sto guardando la tv, non piangere”, e lo scuote fortissimo. Bimbo di 4 anni ucciso dal padre

Il piccolo R-Jay aveva solo tre mesi di vita quando il padre, Richard Lovell, lo ha scosso violentemente nella casa di famiglia a Chester, Regno Unito, per impedirgli di piangere e disturbarlo. L’inchiesta ha stabilito che quell’attacco ha in qualche modo contribuito alla morte del bimbo, ucciso da una polmonite.
A cura di Biagio Chiariello
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È morto dopo quattro anni di agonia. R-Jay aveva solo tre mesi quando suo padre Richard Lovell lo ha scosso così forte da provocargli danni cerebrali permanenti. L’unica colpa del figlioletto era stata quella di piangere mentre l’uomo guarda la tv. Il piccolo ha subito un’emorragia cerebrale e ha successivamente sviluppato una serie di handicap tra cui una paralisi cerebrale. Alla fine ad ucciderlo è stata una polmonite. Secondo un'inchiesta sulla sua morte gli esperti medici sospettano che l'infortunio di R-Jay abbia contribuito al suo decesso ma non hanno  potuto dimostrare un legame. La causa del decesso è stata invece attribuita alla polmonite da virus della sincrogenesi respiratoria (RSV) in seguito ad una sindrome da impatto o da trauma cranico non accidentale. I dettagli sono emersi da un'inchiesta della Corte di Chester sulla morte di R-Jay, con Lovell, che ora ha 31 anni, che ha rifiutato di partecipare nonostante fosse stato invitato a testimoniare. L’uomo sta scontando una pena a 30 mesi di carcere.

La tragedia si è verificata il 6 febbraio 2012, dopo che a Lovell, uno chef, era stato affidato il figlio mentre la madre di R-Jay, Leanne Bullock, andava a trovare sua nonna. Quando la donna ha lasciato la casa di famiglia a Blacon, Chester, intorno alle 10, R-Jay “sembrava contento” mentre suo padre guardava la TV. Ma Lovell ha improvvisamente "perso il controllo" e ha scosso violentemente suo figlio. Dopo essersi accorto che il piccolo era incosciente, l’ha portato in ospedale sostenendo di essere “caduto accidentalmente” insieme al bambino. Tuttavia messo alle strette dalla polizia chiamata dai medici insospettiti, ha ammesso di averlo scosso “per impedirgli di piangere”.

A seguito dell’attacco, R-Jay non è mai stato in grado di parlare e ha sofferto di convulsioni quotidiane. Lovell, che ha figli da una precedente relazione, in seguito si è dichiarato colpevole di aver inflitto gravi lesioni fisiche ed è stato condannato nel 2013. Le condizioni del figlio si sono deteriorate nel gennaio 2016 dopo aver iniziato a tossire ripetutamente. Inizialmente si pensava che avesse un'infezione batterica, ma i medici dell’Alder Hey Hospital di Liverpool hanno scoperto che aveva una polmonite da RSV. È morto il 18 gennaio 2016, dopo che la sua famiglia ha accettato di spegnere le macchine che lo tenevano in vita.

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