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Le tradizioni di Capodanno in Italia: 5 usanze portafortuna per la notte di S. Silvestro e l’1 gennaio

Manca poco all’inizio dell’anno nuovo. Esistono da nord a sud dell’Italia tante tradizioni e usanze portafortuna per inaugurarlo al meglio.
A cura di Giusy Dente
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Forse chi aveva in programma di festeggiare in grande stile questo Capodanno dovrà ridimensionare i propri piani, alla luce della situazione del Paese alle prese con una nuova variante del Covid. Ma che si tratti di restare dentro casa o di trascorrere una serata con un numero più ristretto di persone, si può ugualmente salvare l'evento. Insomma, vietato cedere al malumore. Anzi, per tenerlo alto può essere d'aiuto rispettare il più possibile le tradizioni di buon auspicio di sempre. Da nord a sud del Paese ne esistono diverse, tramandate di generazione in generazione proprio come portafortuna, proprio per far sì che si possa inaugurare al meglio l'anno nuovo. Molte di queste sono culinarie: dalla frutta secca alle lenticchie, dal melograno all'uva. Ecco quindi quali sono i riti a cui affidarsi e cosa fare sia la notte di san Silvestro che il primo dell'anno.

1. A Capodanno l'intimo rosso è un must

Si dice che indossare abbigliamento intimo di colore rosso porti fortuna. Negli anni l'offerta dei brand si è fatta sempre più ampia, proponendo biancheria rossa di ogni tipo: babydoll, reggiseni, slip, boxer, giarrettiere e chi più ne ha più ne metta. Questo colore senza dubbio richiama la passione e la sensualità, è una tonalità calda che dona immediatamente una sferzata di energia e di buonumore. L'origine di questa usanza è antichissima. Già nel Medioevo si pensava che il rosso potesse allontanare gli spiriti maligni, scacciare le streghe e tenere lontana la sventura. Nell’Impero romano, Ottaviano Augusto era solito sfoggiare un drappo rosso durante il Capodanno romano in segno di potere.

in foto: Adriana Lima in intimo rosso
in foto: Adriana Lima in intimo rosso

E infatti ancora oggi il rosso è associato alla salute, alla forza, alla ricchezza e alla fertilità. E a proposito di età contemporanea, rispettare la tradizione del rosso significa non solo indossare biancheria di questo colore, ma indossarla anche nel modo giusto. Innanzitutto, deve essere un regalo: non bisogna acquistarla da sé. Inoltre la notte tra 31 e 1 slip e mutande si indossano rigorosamente al rovescio, per poi girarle il primo giorno dell'anno: l'augurio è, per l'appunto, quello di far andare le cose nel verso giusto. I capi non vanno riutilizzati, ma cambiati di anno in anno, proprio per simboleggiare di voler andare avanti, per far avanzare il nuovo e tenere lontano il vecchio.

in foto: brindisi di Capodanno
in foto: brindisi di Capodanno

2. Uscire di casa l'1 gennaio con dei soldi in tasca

Si dice che uscire di casa il primo dell'anno con dei soldi in tasca sia un modo per attirare la buona sorte. Quindi attenzione a mettere il naso fuori con le tasche ben piene, per assicurarsi un 2022 fruttuoso. Bisognerebbe anche incontrare una persona dell'altro sesso o un anziano. Il primo è un simbolo di prosperità e fortuna, il secondo è un simbolo di longevità. Viceversa, non è un buon segno se la prima persona che si incontra è un bambino o un prete.

in foto: Capodanno a Roma
in foto: Capodanno a Roma

3. Via i cocci vecchi dal balcone

Questa tradizione affonda le sue radici tra Lazio e Campania, ma nel tempo è andata persa, semplicemente perché si è rivelata pericolosa. Giuseppe Tornatore l'ha fatta rivivere nel suo celebre film Nuovo Cinema Paradiso, in cui in una scena ambientata nella notte di Capodanno si vede proprio il lancio dei cocci vecchi dal balcone. Lanciare piatti, bicchieri, utensili vari (ma anche sedie rotte) era simbolicamente un modo per gettare via i problemi e tutto il negativo, facendo così posto alle cose belle.

in foto: Cenone di San Silvestro
in foto: Cenone di San Silvestro

4. Dalle lenticchie all'uva, le tradizioni culinarie di Capodanno

Ogni regione d'Italia ha il suo menu per San Silvestro e per il primo dell'anno. L'uva e il melograno sono i due frutti più gettonati: il primo simboleggia monete d'oro, il secondo è simbolo di fedeltà, prosperità e fecondità. Le lenticchie sono la pietanza a cui nessuno riesce a rinunciare e anche qui il richiamo è alla ricchezza: più se ne mangiano e più le cose andranno bene, sul fronte economico. Di solito vengono accompagnate allo zampone o al cotechino. La scelta di una carne così grassa non è casuale: è anche questo un modo per simboleggiare l'abbondanza.

in foto: il vischio
in foto: il vischio

5. Perché ci si bacia sotto al vischio

L'ultimo dell'anno è d'obbligo il bacio sotto al vischio. Questa pianta sempreverde (che può crescere anche in pieno inverno sugli alberi spogli) è protagonista di una tradizione molto romantica e affascinante, che però nasconde anche una storia drammatica. Il primo riferimento letterario al bacio sotto al vischio risale a fine Ottocento, ad opera di Charles Dickens, ma la leggenda originale risale alla tradizione nordica. Si racconta che Frigg, madre di Baldur (il fratello di Thor) vide in sogno la morte prematura di suo figlio. Per salvarlo da quel destino fece giurare a piante, animali e pietre che lo avrebbero protetto, che non gli avrebbero mai fatto del male. Dimenticò, però, di sottoporre a giuramento anche il vischio, che difatti fu la causa della morte di Baldur. Le lacrime di sua mamma si tramutarono in bacche bianche e da allora il vischio viene appeso sulle porte in segno di rispetto e in memoria dell'accaduto come simbolo di amore eterno.

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