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Quanti vestiti dovremmo comprare per essere veramente sostenibili?

Ormai conosciamo l’impatto del fast fashion sul pianeta: più compriamo, più inquiniamo. Uno studio ha calcolato quanti capi dovremmo acquistare per non peggiorare la situazione.
A cura di Beatrice Manca
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Ormai è noto che l'industria della moda sia tra le più inquinanti al mondo, ma è anche vero che i consumatori giocano un ruolo di primo piano di cui spesso non sono consapevoli. La nostra corsa forsennata agli acquisti compulsivi alimenta il sistema del fast fashion e il suo pesante impatto ambientale: montagne di rifiuti tessili difficili da gestire, spedizioni intercontinentali e una sovraproduzione che spesso è sinonimo di spreco. Il primo passo da fare per adottare uno stile di vita green è sicuramente quello di ridurre gli acquisti. Sì, ma di quanto? Quanti capi dovremmo acquistare ogni anno per poterci definire amici dell'ambiente?

Comprare meno per salvare il pianeta

Rispetto a cinquant'anni fa compriamo molto di più a prezzi molto più bassi: miracoli del fast fashion, che ha reso la moda accessibile a tutti. Oggi, tra app, sconti da capogiro e un assortimento sempre nuovo, i colossi dell'ultra fast fashion hanno creato l'ambiente perfetto per comprare con leggerezza. Il pianeta paga sempre un prezzo per le nostre scelte, anche quando non ce ne rendiamo conto. C'è però chi ha fatto i conti per noi in tema di moda e sostenibilità ambientale: The Hot or Cool Institute e Rapid Transition Alliance ha stilato il rapporto "Unfit, Unfair, Unfashionable. Resizing Fashion for a Fair Consumption Space", pubblicato su WWD. Lo studio sostiene che gli acquirenti nelle nazioni più ricche dovrebbero limitarsi a pochi acquisti ogni anno. Per l'esattezza, il rapporto parla di 5 capi di abbigliamento ogni anno.

Le alternative allo shopping

Ridurre lo shopping a soli 5 capi nuovi ogni anno sembra difficile anche per le persone più parsimoniose eppure, assicurano gli autori dello studio "senza tali cambiamenti, la quota dell'industria della moda delle emissioni globali aumenterà". Entro il 2030, si prevede che le emissioni della moda aumenteranno di quasi il 5o%. Le alternative però esistono: dal noleggio di abiti per occasioni speciali all'upcycling – l'arte di trasformare i vecchi capi in qualcosa di nuovo – fino al second hand o allo scambio di vestiti. Aprite l'armadio e guardate con attenzione ai capi dimenticati sui ripiani più alti: siamo davvero sicuri che ci serva un altro pomeriggio di shopping?

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