video suggerito
video suggerito

A quale età si fa più sesso: i risultati della ricerca

Uno studio rivela quanto sesso fanno al mese le persone tra i 18 e i 75 anni, qual è la generazione che ama di più sperimentare e quella più monogama.
A cura di Giusy Dente
485 CONDIVISIONI
Immagine

Un nuovo rapporto messo a punto da un team di ricercatori del Kinsey Institute dell'Università dell'Indiana ha quantificato quanto sesso fanno le persone di diverse generazioni, su base mensile. Sono state coinvolte nello studio migliaia di individui in tutto il mondo. La ricerca è stata pubblicata in occasione della Giornata mondiale del benessere sessuale, che cade il 4 settembre.

Con quale frequenza le persone fanno sesso

Il rapporto si intitola "Lo stato degli appuntamenti: come la generazione Z sta ridefinendo la sessualità e le relazioni". Si basa sui dati di oltre 3.310 utenti dell'app di incontri Feeld, provenienti da 71 Paesi diversi e di età compresa tra 18 e 75 anni. A questo campione è stato chiesto di parlare sinceramente della loro vita sessuale.

I risultati hanno rivelato che, in media, gli intervistati della Generazione Z (nati tra il 1995 e il 2010) hanno dichiarato di aver fatto sesso tre volte nell'ultimo mese. I Millennials (tra il 1980 e il 1994) e la Generazione X (nati tra il 1965 e il 1980) hanno registrato cifre leggermente più alte: entrambi i gruppi hanno fatto sesso cinque volte nell'ultimo mese. La cifra cala nuovamente tra i Boomers (nati tra il 1945 e il 1964): hanno dichiarato di aver fatto sesso tre volte nell'ultimo mese. Riassumendo:

  • Gen Z: 3 volte/mese
  • Millennials: 5 volte/mese
  • Gen X:  5 volte/mese
  • Boomers: 3 volte/mese

"La generazione Z e i baby boomer hanno mostrato frequenze sessuali pressoché identiche, il che suggerisce che sia i più giovani e i più anziani sono quelli che hanno meno rapporti sessuali" hanno scritto nel rapporto i ricercatori, guidati dal dottor Justin Lehmiller. "Inoltre, quasi la metà della Generazione Z ha dichiarato di essere single, rispetto a solo un quinto dei Millennials, della Generazione X e dei Boomer" si legge.

Qual è la generazione che sperimenta di più

Nonostante sia il gruppo che pratica meno sesso, pare che la Generazione Z sia la più avventurosa a letto, la più propensa a sperimentare e lasciare spazio alle perversioni. "Ci sono almeno due spiegazioni per questo – hanno osservato i ricercatori – Una è semplicemente che i più anziani hanno avuto più tempo per imparare e scoprire cosa amano del sesso, quindi potrebbero aver già scoperto i loro gusti sessuali. Tuttavia, l'altro aspetto è che sembra anche che oggi i giovani adulti abbiano un interesse generale maggiore per le perversioni rispetto agli altri, il che potrebbe creare una maggiore apertura all'esplorazione e all'apprendimento delle proprie perversioni".

Come si vivono la monogamia e la fluidità di genere

La monogamia emerge come lo stile di relazione preferito dal 23%  dei membri della Generazione Z, mentre solo  il 15% preferisce una relazione non monogama. Ciò è in contrasto con quanto avviene tra i Millennials e la Generazione X, dove la non monogamia etica è favorita rispettivamente dal 24% e dal 27%. Inoltre la monogamia è preferita dal 16% dei Millennials e solo dal 9% della Generazione X. Il 27% dei Baby Boomer preferisce i cosiddetti amici con benefici (benché sia un tipo di relazione molto rischiosa), contro solo il 12% che preferisce la monogamia.

Diverso è anche il rapporto col proprio genere. Il 59% dei membri della Generazione Z dichiara un'identità sessuale diversa da quella eterosessuale, mentre il 18% si identifica come gender diversified. I partecipanti dimostrano una notevole fluidità nell'identità sessuale e di genere: il 10% della Generazione Z segnala un cambiamento nell'identità di genere, mentre il 18% segnala un cambiamento nell'identità sessuale. Questa tendenza è in linea con i risultati del Kinsey Institute, che indicano che le generazioni più giovani sono sempre più aperte a esplorare e ridefinire la propria identità nel tempo.

Lo scopo della ricerca

Questo studio è stato fatto non per categorizzare e rendere restrittivo ciò che riguarda il sesso, argomento su cui ancora oggi ci sono molti tabù. I ricercatori, infatti, hanno specificato che non c'è la volontà di etichettare un comportamento come giusto e uno come sbagliato, ma solo di capire come si evolvono certi comportamenti, come cambiano e si rimodellando le norme sociali: "Nonostante la tendenza consolidata degli esseri umani a categorizzare in modo restrittivo la sessualità e le relazioni, queste sono sempre esistite in un continuum, e tale continuum non potrà che evolversi e ampliarsi ulteriormente man mano che la Generazione Z e le generazioni future continueranno a ricercare sessualmente e relazionalmente se stesse. Quanto più riusciremo a comprendere e ad accettare questo semplice fatto della vita umana, tanto più saremo adatti a ricercare il piacere e la felicità".

485 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views