Chiara Ferragni visita il Memoriale della Shoah con Liliana Segre: storia del Binario 21 a Milano
Non solo vacanze al mare ed eventi mondani, Chiara Ferragni dedica il giusto tempo a tutto, lavoro, piacere, dovere e famiglia. Di recente la nota influencer ha visitato, insieme a Liliana Segre, il Memoriale della Shoah a Milano, un luogo carico di storia e responsabilità in cui Chiara Ferragni ha imparato "quanto restare indifferenti all’odio e alla violenza, sia a suo modo un gesto ulteriore di violenza e odio". Raccontiamo la storia di questo museo della memoria affinché non si dimentichi.
Il Museo della memoria di Milano
Il Memoriale della Shoah a Milano, che sorge in un'area sotto la Stazione Centrale di Milano, è il luogo simbolo della deportazione degli ebrei e di tutti i perseguitati verso i campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Visitare il Memoriale della Shoah a Milano è un dunque un atto di coscienza. Lo spazio del museo occupa i 24 binari in origine destinati ai vagoni postali e successivamente usati per le deportazioni. Oggi l'area accoglie incontri, mostre per non dimenticare il passato e far sì che le barbarie del XX secolo, come la Shoah, non riaccadano mai più.
Cos'è il Binario 21
Il Memoriale della Shoah occupa gli spazi sottostanti il piano dei binari della Stazione Centrale di Milano. Il museo si sviluppa su due livelli, complessivamente su un'area di 7.000 metri quadrati. Qui si trova anche il Binario 21 da dove, fra il 1943 e il 1945, partirono i convogli RSHA verso Auschwitz. Si trattava di carri bestiame sui quali vennero deportati i prigionieri, ebrei, partigiani, dissidenti politici e altri perseguitati, del carcere di San Vittore.
I deportati venivano fatti salire su carri che, grazie ad un ascensore montavagoni nascosto dietro una porta di via Ferrante Aporti, venivano agganciati poi ad un locomotore per iniziare il viaggio dell'orrore. Proprio grazie alla posizione riservata di tale area, sotto il manto stradale, l'esercito poteva agire indisturbato.