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Stermina la sua famiglia e sul muro di casa scrive col sangue “mi dispiace”

Lo scorso maggio il 21enne Jed Allen uccise la sorellina di sei anni, la madre e il suo compagno per poi impiccarsi in una zona boscosa di Oxford. In un’inchiesta sono emersi i terribili particolari di quella strage.
A cura di S. P.
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Il suo corpo fu ritrovato in una zona boscosa di Oxford dopo un paio di giorni di ricerche da parte della polizia britannica: Jed Allen, 21enne accusato di aver sterminato la sua famiglia, si era impiccato. Si era ucciso dopo aver accoltellato a morte tre persone in una casa di Didcot, contea dell’Oxfordshire, in Gran Bretagna. Le sue vittime – Janet Jordon, 48 anni, sua figlia Derrin, di 6, e il compagno 44enne della donna, Philip Howard – erano state rinvenute in una pozza di sangue. Il killer aveva accoltellato tutte le sue vittime con la stessa arma. I media britannici sono tornati oggi a parlare della terribile strage familiare di maggio per fornire altri macabri dettagli di quel giorno. Come per esempio quello secondo il quale il giovane killer dopo aver sterminato la sua famiglia avrebbe scritto col sangue delle sue vittime “mi dispiace” sul muro della sua camera da letto.

Il giovane ossessionato da Wolverine – A distanza di mesi non è emersa neppure alcuna motivazione che avrebbe potuto spingere il giovane a compiere i tre omicidi. Allen, che avrebbe avuto un buon rapporto con i suoi familiari, aveva dovuto lottare con i problemi di salute di sua madre, tossicodipendente, e a volte aveva dovuto aiutarla economicamente. Jed Allen era stato soprannominato “Wolverine” per via di una fotografia pubblicata sul suo profilo Instagram in cui imitava, tenendo tre lame fra le dita della mano, il personaggio della serie a fumetti X-Men. Prima della strage il giovane lavorava come custode degli Oxford University Parks, una zona verde nella città universitaria.

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