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Stagisti, arrivano i rimborsi spese: da 300 a 600 euro al mese

Le Regioni dove il rimborso non è previsto sono Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Valle d’Aosta, Umbria e Lombardia.
A cura di Davide Falcioni
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Buone notizie per gli stagisti. Alcune regioni italiane, infatti, hanno varato la possibilità di riconoscere un compenso economico – dai 300 ai 600 euro – a chi effettua tirocini "extracurriculari". Non si tratta di grandi somme, certo, ma sempre meglio di nulla. Le linee guida erano state fissate nella Conferenza Stato Regioni ed il 27 luglio scadeva il termine per aderire. Con le delibere di Marche, Puglia e Liguria saranno 13 su 19 le regioni dove gli stagisti potranno ottenere un rimborso spese. Come detto il provvedimento riguarda esclusivamente i tirocini extracurriculari, ovvero quelli formativi, per neolaureati, quelli di inserimento o reinserimento, per disoccupati e per disabili. Si tratta di circa la metà di quelli contratti ogni anno. Sono fuori, invece, gli stage curriculari, cioè svolti durante gli studi (su cui si dovrà esprimere il Miur), quelli professionali e quelli estivi.

Per quanto riguarda le quote, Abruzzo e Piemonte prevedono 600 euro di rimborso, mentre altre Regioni (come Campania e Veneto) non sono andate oltre i 300 euro. Si tratta di contributi minimi, che possono essere alzati dalle aziende. Non hanno previsto nessuna somma Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Valle d’Aosta. L’Umbria, che sta ancora preparando il testo da sottoporre alle parti sociali. E soprattutto la Lombardia, la Regione italiana con più stagisti, un sesto del totale.

Altro risultato importante è la limitazione dell'uso degli stagisti solo alle qualifiche che hanno bisogno davvero di una formazione professionale. Stop, dunque, ai tirocini per i commessi, mentre è stato anche stabilito che il numero dei tirocinanti non possa superare in un'azienda il 10% del totale dei lavoratori a tempo indeterminato. Per chi non rispetta le leggi le pene sono leggere e vanno da un anno di stop ai tirocini a una sanzione di 6mila euro. Per chi viene scoperto a mascherare un dipendete da stagista c’è l’obbligo di assumerlo e versare i contributi pregressi. Come è noto, però, i controlli sono scarsi e le maglie della rete così larghe che, c'è da giurare, i furbi non mancheranno neppure stavolta.

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