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Il torneo di Wimbledon diventa un’esibizione! Non saranno dati punti, decisione storica dell’ATP

L’ATP, l’associazione mondiale dei giocatori di tennis professionisti, va muro contro muro col torneo di Wimbledon per la decisione di escludere russi e bielorussi dalla prossima edizione in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. Diffusa una nota ufficiale in cui si annuncia che nel 2022 il torneo non assegnerà punti utili ai fini della classifica.
A cura di Paolo Fiorenza
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Decisione clamorosa e storica dell'ATP, l'associazione mondiale dei tennisti professionisti che organizza il Tour di cui fanno parte tutti i tornei internazionali, dai quattro del Grande Slam agli ATP 1000 come quello di Roma, fino agli altri via via scendendo nella piramide di importanza del circuito: il prossimo torneo di Wimbledon, che comincia a Londra il 27 giugno, non assegnerà punti validi per la classifica ATP, trasformandosi di fatto in una esibizione, sia pure di altissimo livello e il cui trofeo resterà comunque nella bacheca di chi lo vincerà.

L'ATP ha comunicato ufficialmente il provvedimento, raccogliendo il malcontento della gran parte dei tennisti per la decisione unilaterale degli organizzatori di Wimbledon di escludere i giocatori russi e bielorussi dal torneo in conseguenza dell'invasione russa dell'Ucraina. "La possibilità per i giocatori di qualsiasi nazionalità di partecipare ai tornei in base al merito e senza discriminazioni è fondamentale per il nostro Tour – si legge nella nota – La decisione di Wimbledon di vietare ai giocatori russi e bielorussi di gareggiare nel Regno Unito quest'estate mina questo principio e l'integrità del sistema di ranking ATP. Non è inoltre coerente con il nostro accordo sulle classifiche. In assenza di un cambiamento delle circostanze, è con grande rammarico e riluttanza che non vediamo altra opzione che rimuovere i punti ATP Ranking da Wimbledon per il 2022".

I campi di Wimbledon
I campi di Wimbledon

"Le nostre regole e accordi esistono per proteggere i diritti dei giocatori nel loro insieme– continua la nota dell'ATP – Decisioni unilaterali di questa natura, se non considerate, stabiliscono un precedente dannoso per il resto del Tour. La discriminazione da parte dei singoli tornei semplicemente non è praticabile in un Tour che opera in più di 30 Paesi. Apprezziamo molto le nostre relazioni di lunga data con Wimbledon e la Lawn Tennis Association e non sottovalutiamo le difficili decisioni affrontate nel rispondere alle recenti indicazioni del governo del Regno Unito. Tuttavia, notiamo che si trattava di un indirizzo informale, non di un obbligo, che offriva un'opzione alternativa che avrebbe lasciato la decisione nelle mani dei singoli giocatori che avrebbero potuto gareggiare come atleti neutrali con una dichiarazione firmata. Le nostre discussioni interne con i giocatori interessati, infatti, ci hanno portato a concludere che questa sarebbe stata un'opzione più gradevole per il Tour. Rimaniamo fiduciosi che ulteriori discussioni con Wimbledon portino a un risultato accettabile per tutti gli interessati. Più in generale, riteniamo che questa questione evidenzi ancora la necessità di una struttura di governance unita in tutto il tennis professionistico in modo che decisioni di questa natura possano essere prese in modo comune".

Peraltro l'ATP toglierà i punti soltanto al torneo di Wimbledon e non agli altri tornei inglesi, dai quali ugualmente sono stati esclusi i tennisti russi e bielorussi. Il motivo lo spiega la stessa associazione: "Separatamente, come annunciato in precedenza, confermiamo che i punti in classifica rimarranno agli eventi ATP Tour al Queen's (ATP 500), Eastbourne (ATP 250) e agli ATP Challenger nel Regno Unito. Abbiamo preso questa decisione sulla base del fatto che in quelle settimane sono aperte opportunità di gioco alternative ai giocatori russi e bielorussi, a differenza di Wimbledon, che riduce al minimo qualsiasi impatto sull'integrità della classifica. Le sanzioni relative alla violazione delle regole ATP da parte della LTA saranno valutate separatamente. La nostra condanna della devastante invasione russa dell'Ucraina rimane inequivocabile. È stata intrapresa un'azione immediata per sospendere l'evento ATP Tour a Mosca e far competere gli atleti russi e bielorussi sotto bandiere neutrali durante il Tour. Parallelamente, abbiamo continuato il nostro sostegno umanitario all'Ucraina, insieme agli altri organi di governo del tennis, oltre a fornire assistenza finanziaria diretta a molti giocatori colpiti".

La decisione del leggendario torneo londinese di escludere i tennisti russi e bielorussi dall'edizione di quest'anno, non volendo dare una ribalta ad atleti utili alla propaganda di Putin nel caso ottenessero successi, era legittima vista l'autonomia che Wimbledon ha in merito alla compilazione della propria entry list, ma la reazione decisa di molti campioni – Djokovic in testa – ha indotto l'ATP ad una posizione di durezza mai vista nei confronti di un torneo monumento come quello che si gioca all'All England Lawn Tennis and Croquet Club.

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