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Djokovic in finale agli Australian Open, ma litiga con l’arbitro: stavolta è colpa dello shot clock

Novak Djokovic si è qualificato per la finale degli Australian Open. Nel facile match con Tommy Paul il serbo ha attaccato fortemente l’arbitro a causa dello shot clock.
A cura di Alessio Morra
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Novak Djokovic è in finale agli Australian Open. L'ex numero 1 del mondo domenica affronterà in finale Stefanos Tsitsipas, che ha vinto in quattro set su Khachanov. Il serbo ha avuto vita facile contro Tommy Paul, che incredibilmente si era issato fino alle semifinali. Un successo netto quello di Djokovic che, durante il primo set, ha avuto modo di infuriarsi nei confronti del giudice di sedia. E così per la terza volta in questo torneo il favoritissimo di Melbourne ha perso le staffe e ha litigato con l'arbitro. Gli era già successo nel match di quarti con Rublev e in quello del secondo turno, quando si arrabbiò a causa di un tifoso molesto.

Djokovic era nettamente favorito contro l'americano, vincitore di un solo titolo in carriera e che mai si era spinto così avanti in una prova dello Slam. Il serbo parte a razzo e si porta subito sul 5-1. In pratica ha ripetuto il percorso delle ultime partite. Tommy Paul però ci prova e dà vita nel settimo gioco a uno scambio lunghissimo. In quel momento accade qualcosa che fa infuriare il trentacinquenne che polemizza e in modo pesante con l'arbitro, che aveva ‘solo' applicato il regolamento.

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Ma cosa è successo sul centrale degli Australian Open? Nel tennis è sempre esistita una regola che stabilisce che tra un punto e l'altro non debbano passare oltre 25 secondi. Fino a una decina d'anni fa questa regola esisteva e veniva applicata, ma non pedissequamente. Poi è stato regolamentata a tutti gli effetti ed è nato lo ‘Shot Clock'. Terminato un lungo scambio l'arbitro ha fatto partire il countdown, lo ha fatto già mentre Djokovic andava a prendere l'asciugamano.

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Ovviamente con il conto alla rovescia già partita il tempo per riprendere il punto era molto minore. Il serbo si è arrabbiato oltremodo scagliandosi contro l'arbitro a cui ha detto furioso: "I raccattapalle non sono autorizzati a darmi l'asciugamano, quindi dimmi come funziona". Il giudice di sedia non si scompone e gli spiega le regole. Djokovic continua: "È la prima volta che vado a prendere l'asciugamano in questa partita e tu fai partire il cronometro prima che io tocchi l'asciugamano. Molto bene".

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Si arrabbia tanto, si scompone e permette a Tommy Paul di recuperare dal 5-1 al 5-5. Poi però non c'è più storia. Djokovic chiude il set 7-5, poi spazza via l'americano lasciando tre game, nei set successivi 6-1 6-2. Un solo set perso in tutto il torneo, da favoritissimo domenica affronterà Tsitsipas nella finale degli Australian Open, che proverà a vincere per la decima volta.

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