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Martinenghi d’argento, bronzo per le azzurre nel team tech: ancora gioie per l’Italia ai Mondiali

Medaglia d’argento per Nicolò Martinenghi eni 50 metri rana, con le ragazze del team tech che invece hanno portato a casa il bronzo. Paltrinieri ha chiuso quarto nella finale degli 800.
A cura di Marco Beltrami
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Arrivano altre buone notizie dai Mondiali di nuoto di Budapest. Nicolò Martinenghi ha conquistato un'altra medaglia, questa volta d'argento, nei 50 metri rana. Il classe 1999 di Varese ha lasciato dunque nuovamente il segno nelle acque magiare. Un'altra soddisfazione è arrivata dalle sorprendenti ragazze del team tech che sono riuscite a trovare una medaglia di bronzo, storica. Si tratta dell'11° sigillo della storia del nuoto azzurro nel sincro ai Campionati del mondo, la prima con la squadra, ad eguagliare il numero di metalli pregiati conquistati nell’edizione precedente.

Dopo la medaglia d'oro e il record italiano nei 100 metri Martinenghi ha dunque conquistato il podio mondiale nei 50 rana. Il 22enne ha chiuso la sua prova con il tempo di 26″48, tre centesimi di troppo rispetto all'americano Nic Fink, già terzo nei 100. Alle sue spalle l'altro statunitense Michael Andrew in 26″72. Ancora segnali di grande crescita dunque per l'atleta azzurro che nel 2021 aveva conquistato il bronzo europeo nella stessa specialità, concedendo poi il bis olimpico. Risultati a cui avevano fatto seguito quelli in vasca corta dell'autunno scorso: il bronzo europeo e l'argento mondiale nei 50, l'oro europeo e l'argento mondiale nei 100. Quinto posto per il debuttante Simone Cerasuolo, che può essere molto soddisfatto della sua prova, dopo le difficoltà nella preparazione a causa del covid.

Niente podio invece dopo due edizioni negli 800 stile libero. Gregorio Paltrinieri campione mondiale uscente col record europeo di 7'39″27 nuotato a Gwangju 2019, argento a Kazan 2015 e bronzo a Budapest 2017, nonché argento olimpico ed europeo, ha chiuso al quarto posto, in una gara dominata dal campione olimpico statunitense Bobby Finke. Greg non ha nascosto l'amarezza dopo la sua prova, consapevole però di aver dato il massimo: "E' stata una gara molto veloce; non potevo fare di più. Ho provato a cambiare ritmo, a strappare ai 600 metri, ma gli altri non hanno mollato e nell'ultimo 100 se ne sono andati. In questo momento loro sono i più forti. Ora resetto e rilancio per i 1500 anche se so che sarà dura. Io ci proverò come sempre dando il massimo". Sesto posto per l'altro azzurro in gara, Gabriele Detti.

Grande gioia nel nuoto sincronizzato per le "supereroine" azzurre del team tech, che hanno conquistato la medaglia di bronzo. Domiziana Cavanna, Linda Cerruti, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, il capitano Gemma Galli, Marta Iacoacci, Marta Murru ed Enrica Piccoli hanno ottenuto 91.0191 punti (27.3000 per l’esecuzione, 27.5000 per l’impressione artistica e 36.2191 per gli elementi) dietro soltanto alla Cina, già vice campionessa mondiale in Corea, e al Giappone, che a Gwangju era finito quarto.

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