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Piccioni in pista nel GP d’Olanda, nessuna paura delle vetture: i piloti hanno un problema in più

Problemi nel Gp d’Olanda di F1 e anche di F2, con i piccioni che hanno complicato i piani dei piloti, costretti a dribblarli sulla pista di Zandvoort.
A cura di Marco Beltrami
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La vigilia del Gran Premio d'Olanda di Formula 1 è stata abbastanza particolare. Niente di nuovo dal punto di vista della competizione con Max Verstappen che si è preso la pole position a Zandvoort, tallonato dalle Ferrari di Leclerc e Sainz. I piloti e gli addetti ai lavori hanno dovuto fare i conti con una serie di fuori programma che hanno in parte complicato i piani, causando qualche problema durante le qualifiche.

Infatti già durante il Q2 l'entusiasmo ha giocato un brutto scherzo ad un tifoso di casa, scatenato nel sostegno incondizionato all'idolo Max Verstappen. All'improvviso sul tracciato, in piena sessione, ha fatto capolino un fumogeno arancione lanciato dagli spalti. Una situazione che ha spinto ovviamente i commissari a fermare le ostilità per permettere di rimuovere l'oggetto e rimettere in sicurezza la pista (con il responsabile individuato e cacciato). Ma non è finita qui, visto che i piloti si sono ritrovati a fronteggiare alcuni "ospiti".

Già durante il Q" in curva sette hanno fatto capolino alcuni piccioni. I volatili presenti a bordo pista, si sono anche addentrati sul tracciato. Albon non ha potuto non segnalare la situazione pericolosa nel team radio, e inevitabilmente le qualifiche sono state interrotte visto che Russell per esempio li ha quasi sfiorati. Necessario dunque lo stop, con lavoro extra dei commissari che hanno fatto volare i piccioni, con una scena anche goffa. Tutto risolto almeno momentaneamente, anche se gli uccelli non hanno perso tempo per tornare letteralmente in pista.

Durante la gara di F2 il copione si è ripetuto anche se i piccioni questa volta si sono intrattenuti per diversi secondi sulla pista, senza fare una piega anche in occasione del passaggio delle macchine. I piloti sono stati costretti ad effettuare dei veri e propri dribbling al fianco degli uccelli che hanno attraversato il tracciato. Un pericolo per loro stessi e per i campioni delle quattro ruote.

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