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La morte della Regina Elisabetta II

Inglesi contrariati a Monza: “Box Red Bull a lutto per la Regina Elisabetta mentre intorno si balla”

Ha fatto molto discutere in occasione delle prove libere del Gp d’Italia a Monza la differenza di atmosfera tra il box Red Bull e la zona circostante. Si è aperto un dibattito sul giusto atteggiamento da mantenere per onorare la memoria della regina Elisabetta.
A cura di Marco Beltrami
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Anche la Formula 1 non poteva esimersi dal commemorare la regina Elisabetta II. Il Gran Premio d'Italia arriva infatti proprio nelle ore successive alla morte della longeva sovrana, nei giorni del cordoglio con tutto il mondo che si stringe intorno alla famiglia reale e al nuovo re Carlo III. La sessione di prove libere sul circuito di Monza, è stata contraddistinta dal minuto di silenzio iniziale, che è arrivato dopo il gran numero di tributi social e non dedicati alla regina dalle varie scuderie, e dalla federazione.

Un'atmosfera insomma molto particolare, che sembra destinata ad accompagnare l'intero week-end. Domenica infatti, prima della gara è prevista un'altra cerimonia speciale in onore di Elisabetta. Non bisogna dimenticare infatti che ben 7 dei 10 team di Formula 1 hanno sede in terra britannica. Infatti c'è chi ha pensato ad iniziative speciali, come la Red Bull che ha inserito sulla livrea delle vettura del campione del mondo Verstappen e di Perez, un omaggio alla memoria della regina. Situazione che fa il paio con quanto fatto anche da altri team, e da molti piloti che individualmente hanno poi pubblicato messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia reale.

C'è stato però anche chi ha sottolineato una sorta di contraddizione nella giornata dei test che precede le qualifiche. Si tratta del giornalista Jon Noble di Motorsport, che ha evidenziato l'atteggiamento della squadra della Red Bull. Nel box della scuderia vice-campione del mondo, e attuale leader della classifica iridata di solito c'è musica ad alto volume durante i momenti di lavoro sulla macchina extra-prove. Oggi invece in segno di rispetto per il lutto, tutti hanno lavorato in silenzio. D'altronde la Red Bull è sì una scuderia austriaca, ma ha sede a Milton Keynes, nel Regno Unito e quindi ha un fortissimo legame con l'Inghilterra.

Tutto questo però è andato in forte contrasto con tutto quello che succedeva intorno. A Monza infatti hanno messo su musica ad altissimo volume, dance e techno, per far ballare i tifosi. Il giornalista ha utilizzato un tono di disappunto: forse infatti si sarebbe dovuto provvedere a qualcosa di diverso alla luce di quanto successo, con meno "rumore" in segno di rispetto. In realtà però questa osservazione ha scatenato un dibattito, facendo discutere. I tifosi non britannici presenti a Monza, hanno rivendicato il loro diritto a vivere l'appuntamento di F1 come una festa. Certo, lecito onorare la memoria della regina Elisabetta, allineandosi ai minuti di raccoglimento o alle varie iniziative della FIA.

Ma lecito anche, trovandosi in Italia, godersi lo spettacolo sportivo della Formula 1, anche perché dal loro punto di vista il tutto sarebbe sembrato forse una forzatura. Ecco allora che da una parte c'è stato chi ha chiesto maggiore coerenza ai vertici del Circus, e chi invece ironicamente ha sottolineato come l'Italia non faccia parte dell' "impero britannico".

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