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Il vero motivo dei fischi di Monza a Verstappen: una provocazione (non vista) dal muretto Red Bull

Un video condiviso sui social network mostra la presunta provocazione dello staff Red Bull che esulta verso le tribune gremite dai tifosi della Ferrari. Ma dietro i fischi a Verstappen ci sarebbe un altro motivo.
A cura di Maurizio De Santis
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La 'provocazione' dello staff della Red Bull verso le tribune gremite dai tifosi della Ferrari.
La ‘provocazione' dello staff della Red Bull verso le tribune gremite dai tifosi della Ferrari.

Un caos. Il Gran Premio di Monza avrebbe meritato ben altro epilogo. La gara del centenario passerà alla storia per una serie di episodi che, dentro e fuori la pista, hanno avuto una connotazione negativa rubando la scena al rombo dei motori e all. Il più clamoroso è tutto raccontato dal finale grottesco per gli errori commessi nella gestione della safety car e la decisione della FIA di chiudere in quel modo (senza nemmeno sventolare la bandiera rossa), lasciando che al traguardo arrivasse una ‘processione' di vetture.

Poi c'è la nota stonata di quanto accaduto sugli spalti. Prima l'intimidazione nei confronti dei tifosi dell'olandese ‘invitati' a riporre cappellini e quant'altro li identificasse come suoi sostenitori. Infine le bordate di fischi riservate al pilota della Red Bull, vincitore della corsa nonostante la partenza dalla quarta fila a causa di una penalità. Il successo in Italia (undicesimo stagionale, quinto consecutivo) lo avvicina ancora un po' alla conquista del titolo iridato che potrebbe stringere in pugno già nel prossimo appuntamento di Singapore.

Max Verstappen esulta sul podio dell'autodromo di Monza per l'undicesima vittoria stagionale, la quinta consecutiva, che lo avvicina al titolo mondiale.
Max Verstappen esulta sul podio dell'autodromo di Monza per l'undicesima vittoria stagionale, la quinta consecutiva, che lo avvicina al titolo mondiale.

Come ha reagito a quella ostilità Verstappen? Con molto self-control e consapevolezza che anche questo fa parte del gioco. "Sono qui per correre e vincere – le parole di Verstappen -. Ci può stare che questo non piaccia a tutti… in particolare a quelle persone che seguono con molta passione la loro squadra".

 

Un video condiviso su TikTok dà una spiegazione differente su quella manifestazione antisportiva di dissenso. Dietro quei mugugni ci sarebbe dell'altro. A provocarli non sarebbe stata (solo) la profonda delusione per la mancata vittoria della Ferrari ma anche un atteggiamento di sfida e di scherno dello staff Red Bull.

Un video caricato sulla piattaforma da un utente mostra una sequenza di immagini che alimenta un dubbio del genere: si nota come, sistemati ai bordi della pista, vi siano uomini del personale della scuderia che esultano rivolgendosi verso le tribune colorate di rosso e occupate dai tifosi del Cavallino. Un comportamento che avrebbe infastidito i sostenitori, già contrariati per l'esito della gara.

Lo staff della Red Bull ai margini della pista esulta per il successo dell'olandese e sembra gesticolare verso i tifosi del Cavallino.
Lo staff della Red Bull ai margini della pista esulta per il successo dell'olandese e sembra gesticolare verso i tifosi del Cavallino.

Tre le pieghe della breve clip c'è stato anche chi ha avuto una chiave di lettura differente della situazione, chiarendo che in realtà quei fischi non avevano come bersaglio Verstappen. Il vero obiettivo era protestare in maniera molto rumorosa nei confronti della FIA che aveva mortificato lo spettacolo in pista con quella assurda soluzione adottata nel finale.

Un ragionamento del genere trova conferma anche nelle parole del Team Principal della Ferrari, Mattia Binotto, che è tornato sull'argomento subito dopo il Gran Premio. "Fischiare un pilota non è mai bello – ha ammesso -. Verstappen è stato quello più veloce e ha meritato la vittoria, quindi i fischi non sono stati una bella cosa. Penso che i tifosi ce l'avessero con la FIA".

Il motivo? È presto detto a margine della sensazione che ha accompagnato molti in quei momenti caratterizzati dall'ingresso della safety car a causa dell'avaria alla macchina di Ricciardo, rimasta bloccata a bordo pista da partire dal 47° giro. "Poteva rientrare prima (il riferimento è alla safety car, ndr), in modo da avere ancora un paio di giri per lo spettacolo e per le battaglie in pista". 

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