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“Binotto rischia il posto in Ferrari nella pausa estiva”: ma lui si sente blindato

Aumenta la pressione su Mattia Binotto dopo il brutto risultato della Ferrari nel GP d’Ungheria e c’è chi arriva a mettere in discussione il suo futuro nel team. Ma il team principal della Ferrari guarda avanti con fiducia.
A cura di Alessio Morra
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La Ferrari aveva iniziato il Mondiale 2022 in modo meraviglioso, ottenendo due vittorie nelle prime tre gare, e con due ritiri di Verstappen aveva accennato un tentativo di fuga. La speranza di riportare il titolo a Maranello era fortissimo. Ma il campionato è una corsa a tappe che inizia a marzo e termina a novembre. La Red Bull si è rimessa in carreggiata, ha risolto i problemi al motore e ora, grazie anche a una serie di errori della Ferrari, si gode la pausa estiva con in pugno i due titoli – Leclerc è dietro di 80 punti rispetto a Verstappen, la Ferrari di 97 nel Costruttori. Nell'arco di tre mesi e mezzo lo scenario è stato totalmente stravolto.

Verstappen e Red Bull sono fortissimi, Max nel 2021 ha vinto il titolo all'ultima gara dopo un duello feroce con Hamilton. Ma la Ferrari per un motivo o per un altro è precipitata. Leclerc è stato messo ko due volte dal motore (a Barcellona e Baku), mentre in Francia ha sbagliato, in ben tre occasioni invece è stato danneggiato dalla strategia della Ferrari che gli ha impedito di vincere a Montecarlo e Silverstone e soprattutto lo ha portato dal 1° al 6° posto all'Hungaroring, dove il successo comunque non era scontato. Ma per come si erano messe le cose in Qualifica la Ferrari partiva ampiamente avvantaggiata sul tracciato magiaro e invece ha chiuso per la seconda volta consecutiva fuori dal podio – che è stato appannaggio di Verstappen e delle Mercedes, che si è rifatta sotto alla Ferrari (dimezzando lo svantaggio in classifica nell'arco di otto gare).

Dal primo al sesto posto, in meno di venti giri, un Gp di Ungheria deludente per Leclerc.
Dal primo al sesto posto, in meno di venti giri, un Gp di Ungheria deludente per Leclerc.

Binotto dopo il Gp di Ungheria ha spiegato come era stato prodotto quel risultato (Sainz quarto, Leclerc sesto), ha difeso lo stratega della Ferrari e ha dichiarato che la vettura non aveva passo e quindi con ogni strategia i risultati non sarebbero arrivati. Leclerc lo ha smentito pochi minuti dopo in diretta tv. E proprio in televisione il team principal della Ferrari, per la prima volta, ha mostrato un leggero nervosismo, forse perché ha capito realmente che ora rimontare è quasi impossibile o forse perché sa che prima o dopo potrebbero essere fatte delle valutazioni sul suo operato.

Il mondo social ha già votato contro, ma conta pochissimo. Ralf Schumacher, ex pilota di Formula 1 e opinionista di Sky Germania, dopo l'Hungaroring è stato durissimo e sostiene che Binotto è già a rischio, secondo Schumacher la Ferrari potrebbe far saltare il team principal già in questo mese di agosto: "Lo vedo già in pericolo durante la pausa estiva. Ci sono troppe piccole cose che sono andate storte e troppi problemi tecnici. Se ricevi un regalo come questo, e cioè lottare per il Mondiale, e lo butti via, è  molto amaro". 

Un parere forte quello del tedesco che, pur non avendo mai indossato la tuta rossa, conosce bene l'ambiente della Ferrari e sa come girano velocemente le cose in Formula 1. Forse pure per questo ritiene che la casa di Maranello potrebbe decidere di cambiare ‘capo' dopo un'annata così ricca di errori.

Ralf Schumacher, ex pilota di Formula 1, crede che la Ferrari possa sostituire Mattia Binotto.
Ralf Schumacher, ex pilota di Formula 1, crede che la Ferrari possa sostituire Mattia Binotto.

Schumacher, che ai suoi tempi vinse anche dei Gp con la Williams, ha anche sottolineato l'errata scelta della Ferrari che già al venerdì aveva già terminato le gomme che potevano essere utilissime alla domenica: "È stato ovviamente un weekend difficile. La decisione sbagliata è stata presa venerdì perché sono state esaurite le gomme che sarebbero servite in gara. È stato amaro per la Ferrari".

Binotto non sente su di sé il peso dell'allontanamento. Questa è la sua quarta stagione da team principal ed è nettamente la migliore della sua gestione. La Ferrari ha conquistato otto pole position, ha vinto quattro gare ed è stata a lungo in lotta per il titolo (potenzialmente lo è ancora). Numeri strepitosi quelli del 2022 se si considera che nelle due annate precedenti sono arrivati in totale sette podi (e zero vittorie). Questi numeri danno sicurezza a Binotto, che avendo vissuto tante fasi della storia recente della Ferrari, sa benissimo che il processo che porta al successo è lungo e articolato.

Il team Principal Mattia Binotto e il pilota monegasco Charles Leclerc.
Il team Principal Mattia Binotto e il pilota monegasco Charles Leclerc.

E nel post-gara dell'Ungheria il numero uno della Ferrari ha detto di non sentirsi in discussione, e pensa di rimanere team principal anche in futuro. Ma non solo, perché Binotto non mette in discussione nemmeno il lavoro di tutto il suo team, che giustamente difende.

Inoltre Binotto fa capire che bisogna capire il perché di alcuni errori, ma al tempo stesso non ritiene che ci sia bisogno di cambiamenti nella struttura di lavoro: "Non è una questione di sfortuna, e non c'è nulla da cambiare. È sempre una questione di continuo apprendimento e costruzione, costruzione di esperienza e di abilità. C'è sicuramente qualcosa che bisogna guardare e bisogna capire perché accadono certe cose. Ma se guardo ancora al bilancio della prima parte di stagione, non c'è motivo per cui dovremmo cambiare. Dobbiamo capire, quindi affrontare e tornare competitivi come abbiamo fatto nelle prime 12 gare della stagione e sarà anche così alla prossima. Dobbiamo concentrarci prima di tutto per capire le ragioni di oggi, affrontarle e tornare ancora più forti".

Mattia Binotto è alla quarta stagione da Team Principal. La Ferrari dal 2019 a oggi ha ottenuto 6 successi.
Mattia Binotto è alla quarta stagione da Team Principal. La Ferrari dal 2019 a oggi ha ottenuto 6 successi.

Nelle ultime stagioni la Ferrari ha dato sempre tanta fiducia ai propri piloti. Alonso è rimasto per cinque stagioni, Raikkonen è addirittura ritornato, Vettel è stato al volante in sei campionati. Leclerc è alla quinta stagione, Sainz alla seconda e ha un contratto fino al 2024. Ma in questi anni molto spesso però sono cambiati i team principal. Domenicali ha lasciato nel 2014, Mattiacci è durato meno di una stagione, Arrivabene è rimasto in sella quattro anni, Binotto è al quarto campionato da team principal.

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