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Stupenda Italia, argento nell’inseguimento femminile agli Europei di ciclismo

Rachele Barbieri, Vittoria Guazzini, Letizia Paternoster e Silvia Zanardi sono le quattro cicliste azzurre che hanno regalato una medaglia d’argento all’Italia nella prova dell’inseguimento femminile agli Europei.
A cura di Maurizio De Santis
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Rachele Barbieri, Vittoria Guazzini, Letizia Paternoster e Martina Fidanza salgono sul podio degli Europei di ciclismo a Monaco di Baviera nell'inseguimento. Argento per le Azzurre.
Rachele Barbieri, Vittoria Guazzini, Letizia Paternoster e Martina Fidanza salgono sul podio degli Europei di ciclismo a Monaco di Baviera nell'inseguimento. Argento per le Azzurre.

Medaglia d'argento per l'Italia agli Europei di ciclismo a Monaco di Baviera. La prima in assoluto per la nostra selezione. È arrivata nell'inseguimento a squadre femminile su pista, a conquistarla con il tempo di 4’11”571 sono state Rachele Barbieri, Vittoria Guazzini, Letizia Paternoster e Silvia Zanardi giunte alle spalle delle campionesse olimpiche della Germania (4’10”872) con un distacco di sette decimi. Un bis d'orgoglio: dopo il secondo posto iridato del 2021, il risultato delle azzurre compensa in parte quanto accaduto nel torneo maschile (ottavo posto).

Non c'era Elisa Balsamo, impegnata nella rassegna continentale su strada, e per questo il risultato ottenuto nel duello con le teutoniche può essere considerato ancora più importante e positivo. Quanto a Martina Fidanza, il ct Marco Villa ha preferito dosare energie e corridori a disposizione preservandole in occasione dell’appuntamento con lo Scratch.

Le azzurre durante la finalissima per l'oro disputata contro le campionesse olimpiche della Germania.
Le azzurre durante la finalissima per l'oro disputata contro le campionesse olimpiche della Germania.

Nella finalissima per il metallo più prezioso il quartetto tricolore era giunto dopo aver registrato un ottimo tempo nel turno di qualificazione. Una volta certe di poter competere per una medaglia, restava ancora un ostacolo da superare prima di lanciare il guanto di sfida alla Germania: battere la Francia. Così è stato per un'inezia, 39 centesimi che hanno di fatto messo al collo un premio certo. Oro o argento, era l'ultimo atto che mancava.

Lisa Brennauer, Lisa Klein, Franziska Brausse e Mieke Kroeger si sono rivelate imbattibili, sulla scia del trionfo ai Giochi. Ma l'Italia non ha sfigurato né recitato la parte del convitato di pietra. L'evoluzione della prova ha visto un'Italia per nulla intimorita in avvio di gara: sfruttando un'ottima partenza le quattro azzurre erano riuscite ad accumulare un vantaggio di 1,4 secondi nella parte centrale della sfida.

Ci ha pensato Lisa Brennauer (di un altro pianeta) a riportare la corsa nelle giuste dimensioni, guadagnando tempo e metri, tirando la volata per un finale molto equilibrato. Solo negli ultimi giri la Germania è riuscita ad addomesticare un avversario che le aveva dato filo da torcere. A tre giri dalla conclusione ha piazzato il più classico colpo di coda, chiudendo prima con un vantaggio di 7 decimi. Poco, pochissimo. Peccato. Ma l'argento resta un grande risultato.

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