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Verratti rinnova a vita con il PSG e Galtier gli toglie la cittadinanza italiana: “Chiamatelo Marc”

Un entusiasta Christophe Galtier ha esaltato Marco Verratti, dal 2012 colonna portante del PSG con cui ha rinnovato fino al 2026. Un legame fortissimo a tal punto che ora è considerato più francese che italiano. Anche a fronte di una sua volontà mai nascosta.
A cura di Alessio Pediglieri
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Era nell'aria da tempo ed è puntualmente arrivato: l'ennesimo rinnovo tra Marco Verratti e il Paris Saint Germain che vedrà il centrocampista italiano vestire i colori degli attuali campioni di Francia almeno fino all'estate del 2026. Un prolungamento importante che lega praticamente a vita il 30enne di Pescara al club parigino, dove arrivò giovanissimo e nel quale sta scrivendo pagine di storia.

L'unione tra Marco Verratti e il PSG è sempre più salda e il tributo che è arrivato direttamente dalla società al momento dell'ufficialità dell'ultima intesa è un chiaro segnale della grandezza di un giocatore che, pur italiano nelle origini, è considerato francese e parigino a tutti gli effetti. Arrivato giovanissimo in Capitale, nel 2012 quando aveva solamente 20 anni, compiendo un doppio salto mortale dal piccolo Pescara di Zeman alla ribalta internazionale in uno dei top club d'Europa,  Marco Verratti la scorsa estate aveva tagliato il prestigioso traguardo del decimo anno al PSG, un'avventura che durerà ancora visto che ha prolungato il suo contratto fino al 2026.

L'ufficialità del nuovo accordo è arrivato mercoledì 28 dicembre, pochi istanti prima del fischio d'inizio dell'incontro di Ligue 1 tra Psg e Strasburgo, vinto dai parigini 2-1 grazie al solito Mbappè. Il centrocampista ha così legato in modo ancora più saldo la propria carriera al club di Nasser Al-Khelaifi, ed è in lizza per diventare il giocatore con più presenze nella storia del club, primato attualmente ricoperto da Jean-Marc Pilorget con 435 gettoni, davanti agli attuali 399 dell'azzurro. Osannato da stampa e tifosi transalpini che lo considerano oramai a tutti gli effetti più francese che italiano.

Lo stesso Verratti in recenti interviste aveva sottolineato come la Francia si sia trasformata negli anni in una sua reale seconda patria. A tutti gli effetti e a tal punto da pensare anche di prendere la seconda nazionalità. A Parigi ha costruito la sua straordinaria carriera, riconosciuta a livello internazionale,  tra i migliori interpreti nel suo ruolo. A Parigi si è costruito una famiglia, sono nati i suoi due figli, ha intrapreso anche la carriera imprenditoriale. E a Parigi, volando a seconde nozze la scorsa estate con la modella francese Jessica Aïdi, ha detto di volere restare a vivere, anche dopo la conclusione della sua attività calcistica.

Un legame fortissimo che ha resistito anche a qualche tsunami, e che lo stesso Verratti ha voluto sottolineare con l'intenzione di fare un ultimo esemplare passo: "Un giorno chiederò la nazionalità francese. Sono arrivato qui da un paesino abruzzese come Manoppello a una capitale dove sei immerso in molte culture, in un'età in cui stai forgiando il tuo carattere, la tua personalità. Parigi è una città fantastica e questo Paese mi ha dato moltissimo".

Parole mai dimenticate, una testimonianza di amore incondizionato totalmente ricambiata, in attesa di poter brindare tutti insieme all'ultimo grande obiettivo ancora da raggiungere e che lega le volontà di tifosi, società e calciatori: l'ambizione di poter alzare la Champions League, un'ossessione che deve trasformarsi in conquista. Per farlo, il PSG ha di nuovo investito pesantemente sul mercato e ha cambiato guida tecnica, puntando sul connazionale Christophe Galtier, tecnico che sembra essere riuscito a trasformare l'esplosività di un gruppo di stelle sempre bordeline in un prodotto con le caratteristiche finalmente vincenti.

Marco Verratti ha sempre fatto parte della realtà parigina, ha vissuto ogni momento del club e dello spogliatoio restando sempre un baricentro costante. Una presenza essenziale che anche lo stesso Galtier ha voluto consacrare al momento della conferma dell'attuale rinnovo: "Ho detto spesso che Marco è sicuramente il miglior giocatore al mondo nel suo ruolo e queste sono ottime notizie per il club, i tifosi e anche per me stesso. A questo punto potremmo già semplicemente chiamarlo Marc: è molto francese, è tutto parigino".

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