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Un arbitro di calcio ha spiegato la decisione allo stadio, storica prima volta: è andata così

Momento storico durante i Mondiali per Club FIFA attualmente in corso: al 97′ di Al-Ahly Cairo-Auckland City è risuonata negli altoparlanti dello stadio e delle TV collegate la voce del direttore di gara, Ning Ma. Un discorso durato una decina di secondi ma che ha riscritto le regole arbitrali.
A cura di Alessio Pediglieri
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Poteva accadere e puntualmente è successo: per la prima volta nel mondo del calcio un arbitro ha spiegato ai tifosi presenti allo stadio e collegati in televisione, il motivo della sua decisione presa dopo aver visionato il monitor del VAR. L'evento di assoluta portata storica è accaduto durante la partita valida per il Mondiali per Club, iniziati mercoledì 1° febbraio, quando al 7′ minuto di recupero oltre al 90′ l'arbitro ha acceso il proprio microfono e ha spiegato la decisione finale su un presunto rigore.

L'attesa era tantissima e alla fine è stata ripagata perché nell'ultimo istante, all'ultima occasione è successo ciò che ha cambiato per sempre il rapporto tra il mondo arbitrale, il calcio e i suoi tifosi. Al 97′ di  Al-Ahly Cairo-Auckland City, valida per il Mondiale per Club FIFA 2023, il direttore di gara, il cinese Ning Ma ha fermato il gioco dopo un contatto che appariva in area, a favore del club egiziano, già avanti 3-0. Un intervento che ha decretato l'espulsione del giocatore del club neozelandese, Mitchell, e che ha scatenato le proteste per la richiesta di un calcio di rigore. Così Ning Ma ha fermato il gioco e ha atteso comunicazioni dalla sala VAR. Qualche istante e poi si è diretto al monitor a bordo campo: a quel punto si è capito che stava accadendo qualcosa di unico. Dopo la revisione alla moviola dell'atterramento, il direttore di gara invece di dirigersi tra i giocatori per dare l'esito della decisione, si è fermato a bordo campo e ha riscritto la storia del calcio.

Allo stadio è calato il silenzio e improvvisamente è risuonata una voce, quella di Ning Ma che ha annunciato il risultato delle prove video esaminate dal VAR, trasferendole tramite il microfono in dotazione agli altoparlanti dello stadio, in modo che gli oltre 47 mila spettatori potessero capire la decisione, così come il pubblico collegato da casa. E ha spiegato che il motivo per cui non ci poteva essere rigore per Al-Ahly era perché il fallo in esame era stato commesso fuori dall'area. Un momento storico, sentito particolarmente anche dallo stesso direttore di gara, evidentemente nervoso: con la voce tremante e il suo inglese non sempre chiaro, il 43enne ha fatto un veloce discorso, durato una decina di secondi. Alla fine, Ning Ma ha proseguito senza intoppi ritrovandosi subito a proprio agio quando ha mostrato ad Adam Mitchell dell'Auckland il cartellino rosso per l'intervento falloso.

Si tratta di un ulteriore e decisivo passo in avanti voluto fortemente dalla FIFA che aveva testato il VAR nel Mondiale per club 2017 e che adesso, cinque anni più tardi, ha utilizzato lo stesso palcoscenico per un nuovo avanzamento nel suo utilizzo, con una rivoluzione epocale sull'impatto emotivo e contestuale al gioco. Ancora non si è definitivo per bene il nome da dare a questa novità, ma già tutti parlano di "Live VAR", una scelta che Gianni Infantino 24 ore prima aveva anticipato direttamente sui propri profili social: "Per tutti i tifosi di calcio che vogliono vedere più chiarezza nelle decisioni arbitrali" aveva detto il numero 1 della FIFA "ci sarà una novità assoluta, l'arbitro parlerà direttamente ai tifosi dello stadio e al pubblico televisivo di casa attraverso il microfono, spiegando perché è stata presa una decisione".

L'ennesima conferma della volontà da parte del Presidente FIFA di passare alla storia per una serie di cambiamenti che il calcio sta mutuando anche da altre discipline sportive. Come ad esempio dal mondo americano NHL e NFL. Nelle leghe statunitensi di hockey su ghiaccio e di football americano, la pratica è in vigore da sempre, con gli arbitri che dicono allo stadio e agli spettatori in TV ma con una fondamentale differenza: in quei casi, vista anche la complessità delle infrazioni, i direttori di gara si limitano a spiegare quale fallo hanno fischiato, non il motivo della decisione. Una sfumatura differente, che rende quanto accaduto in Al-Ahly Cairo-Auckland City una prima volta assoluta.

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