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Tocco sospetto di Medel in area di rigore, Mourinho è una furia: non è penalty per un motivo

Il tocco di braccio di Medel in area di rigore è l’episodio da moviola che infiamma Mourinho e la Roma. Il regolamento sulla valutazione di situazioni del genere aiuta a capire quali sono stati interpretazione e criteri che hanno influito sul processo decisionale.
A cura di Maurizio De Santis
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L'intervento di Medel nell'area di rigore della Roma mette subito sotto pressione l'arbitro Fabbri. Perché non ha concesso il penalty?
L'intervento di Medel nell'area di rigore della Roma mette subito sotto pressione l'arbitro Fabbri. Perché non ha concesso il penalty?

Due episodi da rigore in meno di un quarto d'ora. L'arbitro di RomaBologna, Fabbri, è subito sotto pressione. Non assegnerà alcun penalty ai giallorossi che reclamano nelle due occasioni apparse – a loro dire – molto nette. Nell'uno e nell'altro caso il check tra la sala Var e il direttore di gara sbroglia la matassa e, al netto di immagini che sembrano poco chiare, c'è il regolamento che aiuta a spiegare perché né il direttore di gara né i colleghi in cabina di regia ritengono ci siano gli estremi per non concedere la massima punizione.

Il tocco sospetto di Medel a pochi passi dalla porta fa infuriare i giallorossi. Mourinho dalla panchina urla qualcosa e gesticola in maniera plateale. Ce l'ha con Fabbri ed è abbastanza chiaro cosa dice: mima la on-field-review e chiede a gran voce perché non è andato a sincerarsi personalmente di quanto accaduto in avvio di match (1° minuto). La dinamica dell'azione in tempo reale lascia molto perplessi: su cross effettuato da Carles Perez dalla destra, nel tentativo di guadagnare la posizione e chiudere lo spazio a Zaniolo, Medel inciampa e cade in corsa. Le immagini non sono chiarissime: ha toccato prima col petto (è quello che sembra) e poi la palla è finita sul braccio? L'ha bloccata direttamente con l'arto proteso? Per Fabbri non è rigore, Piccinini al Var conferma la sua decisione. Perché? Secondo alcuni fotogrammi (come chiarito anche a DAZN) non l'ha presa direttamente col braccio. L'avesse fatto non sarebbe stato necessariamente rigore.

La reazione di Mourinho a bordo campo, mima al direttore di gara la on-field-review sul tocco sospetto di Medel in area di rigore.
La reazione di Mourinho a bordo campo, mima al direttore di gara la on-field-review sul tocco sospetto di Medel in area di rigore.

Il regolamento e le recenti modifiche dell'Ifab sulla valutazione di situazioni del genere aiutano a capire quali possobo essere stati anche l'interpretazione e i criteri che hanno influito sul processo decisionale: la discriminante (come indicato dalla norma numero 12 del regolamento su falli e scorrettezze) è il movimento dell'arto verso il pallone e la posizione innaturale delle braccia rispetto alla postura del calciatore. A fare la differenza è se il gesto è da ritenere o meno funzionale al movimento del resto del corpo. E sono prese in considerazione tre eccezioni, in una di queste – deve essere la valutazione fatta su Medel dal Var nel conciliabolo con Fabbri – rientra l'intervento un po' goffo e rischioso del cileno.

In tre casi il tocco di mani o braccia è considerato regolare: quando il pallone proviene dalla testa o dal corpo del calciatore stesso; quando mani e braccia sono posizionate vicino al corpo senza aumentarne il volume, in maniera considerata naturale; quando un calciatore cade e nel tentativo di attutire l'impatto col terreno di gioco lascia mani e braccia tra corpo e terreno stesso per sostenere il corpo. È in questa ultima opzione che sembra rientrare il caso di Medel e deve essere questo il motivo (ma resta molto forte l'ipotesi che il primo tocco sia stato di petto) che può aver spinto il Var a confermare la decisione del direttore di gara senza la necessità di ricorrere alla on-field-review.

L'altro episodio da moviola che ha fatto discutere i giallorossi.
L'altro episodio da moviola che ha fatto discutere i giallorossi.

L'altro episodio capita al 12°: c'è un contatto in area del Bologna tra Maitland-Niles e Hickey. Sullo slancio si nota una leggera spinta del difensore dei rossoblù ai danni del terzino dei giallorossi: l'inglese cade, ma Fabbri lascia proseguire tra le proteste dei tifosi. Qual è stata la valutazione? Non ha rilevato alcun intervento falloso, né una spinta del difensore del Bologna sul'avversario.

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