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Thiago Motta è il nuovo allenatore del Bologna, c’è l’annuncio: ma non ci sarà con la Fiorentina

L’Ad del Bologna Fenucci ha annunciato che sarà Thiago Motta il successore di Mihajlovic sulla panchina rossoblù: “Ma nessuno ci faccia la morale su Sinisa”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Dopo qualche giorno di riflessione, il Bologna ha scelto il successore di Sinisa Mihajlovic in panchina. Sarà Thiago Motta a prendere il posto del serbo, dolorosamente esonerato martedì scorso dopo il pareggio in casa dello Spezia. L'annuncio è stato dato stamattina in conferenza dall'Ad del club felsineo Fenucci: "Abbiamo deciso che da lunedì l'allenatore della prima squadra sarà Thiago Motta, ve lo dico ufficialmente, dobbiamo definire gli ultimi aspetti contrattuali legati all'incontro con i suoi consulenti".

L'italo-brasiliano sarà dunque chiamato a risollevare la squadra rossoblù dopo una partenza in cui ha ottenuto soltanto tre punti nelle prime cinque partite giocate. Come spiegato da Fenucci, domani l'ex tecnico dello Spezia non sarà in panchina: contro la Fiorentina toccherà al duo formato dall'allenatore della Primavera Luca Vigiani e da Paolo Magnani. Poi comincerà l'era Motta, che firmerà un contratto biennale da circa un milione a stagione, portando con sé cinque collaboratori.

Sinisa Mihajlovic ha lasciato il Bologna dopo tre anni e mezzo
Sinisa Mihajlovic ha lasciato il Bologna dopo tre anni e mezzo

Nella conferenza di stamane, il dirigente del Bologna è poi tornato sull'esonero di Mihajlovic, respingendo le critiche piovute sul club: "È stato difficile per via del rapporto umano che si è creato e che avremo ancora in futuro, Sinisa è un amico. Non è stato facile. Ci abbiamo ragionato a lungo, alla luce di un cammino che da gennaio ha visto la squadra vincere in campionato solo quattro volte. La competitività della Serie A è altissima, quindi se ci sono segnali di gioco che non vanno si deve intervenire. Noi abbiamo il dovere di farlo per i tifosi".

"Mi è dispiaciuto che qualcuno ci abbia mancato di rispetto vedendo la situazione da fuori – ha continuato Fenucci – Il Bologna si è sempre contraddistinto per rapporti umani solidi. Chi ha fatto il moralista lo ha fatto senza sapere le cose. La società, appena scoperta la malattia, ha subito confermato l’allenatore mettendolo in condizione di seguire la squadra a distanza e a fine anno gli ha rinnovato il contratto. È stato un rapporto particolare con un forte coinvolgimento. Abbiamo ricominciato la stagione speranzosi, ma i risultati tardavano ad arrivare e abbiamo avuto il dovere di fare una scelta sofferta. Il club accetta critiche sull’aspetto tecnico, ma lezioni di morale non ne vogliamo perché mancano di rispetto al nostro rapporto con Sinisa".

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