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Spari contro il supermercato della moglie di Messi, l’avvertimento alla Pulce: “Ti aspettiamo”

La città di Rosario, in Argentina, si è svegliata con la notizia che durante la notte c’era stato un attacco a colpi di arma da fuoco contro il supermercato della famiglia di Antonela Roccuzzo, la moglie di Messi, e un messaggio scritto che aveva come obiettivo il calciatore e Pablo Javkin, sindaco del città.
A cura di Vito Lamorte
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"Messi ti stiamo aspettando. Javkin è un narcotrafficante, non ti proteggerà". La città di Rosario si è svegliata così questa mattina, con un massaggio lasciato su un muro nei pressi di un supermercato appartenente alla famiglia di Antonela Roccuzzo, moglie di Lionel Messi, che si trova nella calle Lavalle al 2500 ubicato vicino allo stadio Marcelo Bielsa del Newell's Old Boys.

In base alle ricostruzioni dei media argentini, alle ore 3:20 del mattino due persone in motocicletta sono passate nei pressi del locale sparando 14 colpi e lasciare un messaggio indirizzato al calciatore che poche ore fa è stato premiato col FIFA The Best.

La Criminal Investigation Agency (AIC) si è messa subito a lavoro sul posto per raccogliere prove: nella zona il traffico è stato chiuso.

Pablo Javkin è il sindaco della città di Rosario da diversi anni e intervenuto a diverse trasmissioni della mattina ha fornito una descrizione di quanto sta avvenendo per le strade della città, con una guerra di droga che è già costata il posto al ministro della Sicurezza di Santa Fè. Il primo cittadino mancano le pattuglie necessarie per combattere questo momento di difficoltà: "Mi sono stancato di ripeterlo, ma devo dirlo: non ho la Polizia Municipale nelle mie competenze”.

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Il primo cittadino della città più grande e popolosa della provincia argentina di Santa Fé dialogando con Radio 2 di Rosario ha dichiarato: "Non mi manderanno via. È molto chiaro che è facile colpire Rosario e che non c'è aiuto concreto per questa città ma Rosario è in Argentina e nella provincia di Santa Fe ed ha bisogno di risposte".

Inoltre, Javkin aggiunto: "Quanto dista il Presidente da qui, mezz'ora? Chi ha la responsabilità viene qui. Io sono il sindaco del Comune, non gestisco le forze dell'ordine e quando ho chiesto, non me lo hanno permesso".

La situazione di Rosario, però, a livello di criminalità è molto peggiorata negli ultimi mesi: poche ore fa un uomo è stato ucciso da sicari che lo hanno fatto scendere da un veicolo e gli hanno sparato in mezzo alla strada.

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Dopo il delitto è stato lasciato un biglietto con un messaggio vicino al cadavere indirizzato "Sapo Leguizamón", ma il testo non è stato rivelato dalle autorità ai mezzi di comunicazione.

Si tratta del 57° crimine registrato finora quest’anno nel dipartimento di Rosario. Una vera e propria mattanza che si sta consumando per le strade della città argentina e che sembra non avere fine.

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