Serie A: venerdì vertice tra i club su allenamenti, costi e calendari
Ci sono tante cose di cui discutere perché dopo la bufera dello stop imposto da Governo e istituzioni dello sport, adesso la Serie A deve ritrovare il collante in vista della ripartenza, dovendo decidere tempi e modi per ricominciare. E' per questo che nella mattinata di venerdì è prevista una call-conference tra i vari presidenti e dirigenti della Serie A, prevista per le 12, per confrontarsi su cosa fare e soprattutto come farlo.
Non mancano le polemiche, gli attriti, le decisioni unilaterali. Che creano ancora più confusione e spaccature come la decisione della Lazio di aver già deciso di ritornare in allenamento il prossimo 23 marzo, lunedì, con una scelta unilaterale e presa direttamente dal vertice del club, senza coinvolgere altri o confrontarsi con le istituzioni.
Lo scontro sugli allenamenti
L'idea di fondo è che la Serie A possa ripartire il prossimo 3 maggio, così come ipotizzato dallo stesso Gravina, Presidente federale, e che tutto possa riprendere regolarmente il 13 aprile, con gli allenamenti e le sedute collettive. Dal 3 aprile, però, si sta valutando la possibilità di ritornare nei centri sportivi, seguendo rigorose procedure sanitarie, con sedute singole, nessun contatto diretto tra giocatori e personale medico di controllo.
Le due correnti opposte: Lotito e Marotta i capicordata
C'è chi è d'accordo, altri che vorrebbero attendere delucidazioni maggiori da parte delle istituzioni, altri ancora – come il club di Lotito – che ad oggi tornerà in campo il 23 marzo. Tra le società ci sarebbero almeno due correnti contrapposte: chi vuole tornare ad allenarsi subito, con Lazio, Atalanta, Udinese, Cagliari e Napoli e chi vorrebbe invece attendere ancora vedendo che in diversi club continuano i casi di positivà. La prima corrente è capitanata da Claudio Lotito, la seconda da Beppe Marotta che si sono già scontrati sull'argomento.