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Serie A, tamponi preventivi per tutti i calciatori in caso di ripartenza del campionato

Il campionato di Serie A potrebbe ripartire in tarda primavera, a maggio o giugno, ma prima di dare il via definitivo la Federazione vorrà avere la certezza che tutti i calciatori siano in ottime condizioni. In poche parole tutti i giocatori dovranno effettuare il tampone prima di riprendere l’attività.
A cura di Alessio Morra
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Si riparte o no? La domanda se la pongono tutti gli appassionati di calcio. In tanti sperano che il campionato si concluda regolarmente, anche se certezze non ce ne sono, l'orizzonte sembra leggermente più sereno perché in parecchi iniziano a scommettere sul ritorno in campo in tarda Primavera. Prima di ripartire però tutti i calciatori dovranno effettuare un tampone. Lo ha detto il presidente del CONI Malagò, che resta comunque scettico sulla ripartenza:

Tampone per tutti prima di ripartire? Per forza! Un eventuale positivo bloccherebbe tutto di nuovo. E attenzione, perché se potranno farlo i calciatori dovranno poterlo fare tutti, altrimenti chi arginerà le polemiche?

Le squadre di Serie A hanno acquistato tanti tamponi

In caso di negatività tutti i calciatori, dei vari staff tecnici e di tutti coloro che lavorano per le venti società, tutte le squadre potranno riprendere la propria attività, naturalmente rimanendo sotto controllo. Insomma tutte le società dovrebbero effettuare ciclicamente dei test e molti club si sarebbero già attrezzati e avrebbero acquistato i tamponi. L'acquisto dei tamponi da parte delle società di calcio creerà ulteriori polemiche, dopo quelle delle scorse settimane in cui si è detto che una serie di personaggi noti, inclusi gli sportivi, hanno avuto una corsia preferenziale.

Le parole di Malagò sul ritorno del campionato

Il numero uno del CONI ha detto, a ‘La Gazzetta dello Sport', che se anche si ripartirà non si potrà farlo con le porte aperte e ha confermato di aver inviato un documento al Ministro dello Sport Spadafora con le proposte per le richieste di aiuti allo sport.

Farei i salti di gioia se a settembre si potesse giocare a porte aperte. Il calcio a livello economico ripartirà solo allora, quando i tifosi del Lecce potranno per esempio andare a Bergamo. Ieri ho inviato a Spadafora un documento con le proposte per le richieste di aiuti allo sport. Al di là degli aiuti economici, serve un percorso di detrazioni, sospensione o rinvio dei versamenti fiscali e mutui. Scommesse? “Ero da sempre contrario a questa misura. Siamo l’unico paese al mondo con questi divieti. E continuare sarebbe accanimento terapeutico.

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