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Salta fuori la verità sull’esclusione di Zaniolo e Zaccagni dall’Italia: pugno duro di Mancini

Ci sarebbero motivi disciplinari alla base della mancata convocazione di Nicolò Zaniolo e Mattia Zaccagni da parte di Roberto Mancini per le due partite di Nations League dell’Italia.
A cura di Paolo Fiorenza
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Ha destato sorpresa l'assenza dalla lista dei convocati dell'Italia, per i due match di Nations League contro Inghilterra e Ungheria, sia di Nicolò Zaniolo che di Mattia Zaccagni. Non è che Mancini in questo momento goda di così grande scelta nel reparto offensivo e tuttavia Il Ct azzurro non solo non ha incluso i due giocatori di Roma e Lazio nel primo elenco diffuso dalla FIGC, ma neanche ha ritenuto opportuno pensare a loro quando ha dovuto prendere atto del forfait di Politano, rimpiazzato addirittura con Gabbiadini, che mancava in Nazionale dal 13 novembre 2017, ovvero la data infausta dello 0-0 di San Siro contro la Svezia che ci fece fuori dai Mondiali russi.

Gabbiadini quest'anno è panchinaro fisso nella Sampdoria, ma anche scorrendo gli altri convocati alla voce attacco – i vari Cancellieri (riserva di Zaccagni alla Lazio), Gnonto (che il Leeds ha mandato a giocare con l'Under 21), Zerbin (97 minuti giocati col Napoli in stagione) e Grifo – si resta un po' sconcertati per le assenze dei due pilastri delle squadre capitoline, pur considerando che ultimamente non erano al meglio dal punto di vista delle condizioni fisiche (e tuttavia hanno giocato entrambi nell'ultimo turno di campionato).

Roberto Mancini a Coverciano con la sua Italia: assenti sia Zaniolo che Zaccagni
Roberto Mancini a Coverciano con la sua Italia: assenti sia Zaniolo che Zaccagni

La sensazione che dietro l'esclusione di Zaniolo e Zaccagni dall'Italia ci sia dell'altro, che non ha a che fare con considerazioni né tecniche né tattiche, viene corroborata da quanto scrive Repubblica, spiegando che "non lo dice nessuno, ma a Coverciano lo sanno davvero tutti". Ci sarebbe dunque un motivo disciplinare alla base della mancata convocazione dei due, per vicende che li riguardano distinte tra loro (l'intreccio delle loro vite private in questo caso non c'entra niente) e che tuttavia hanno preso origine per entrambi dalla loro convocazione in azzurro dello scorso maggio, alla vigilia della Finalissima con l'Argentina e delle prime quattro partite di Nations League.

In quella circostanza sia Zaniolo che Zaccagni, presentatisi a Coverciano per rispondere alla chiamata, lasciarono poi la Nazionale per andarsene in vacanza a causa di problemi fisici. Il romanista aveva una microfrattura alla caviglia certificata da esami strumentali, ma poi fu chiamato dal coordinatore azzurro Oriali quando la procura federale aprì un'indagine sul suo conto per quanto accaduto durante i festeggiamenti per la vittoria della Conference League, con l'accusa di "aver impugnato un microfono e intonato a gran voce, verso i tifosi festanti, un coro dal contenuto ingiurioso e offensivo verso la società S.S. Lazio S.p.A. quale: Lazio Lazio vaffa****".

Insomma in quel caso sarebbe scattato il ‘codice etico' di Mancini. Stessa mannaiata abbattutasi su Zaccagni, che assieme all'altro laziale Lazzari aveva detto al Ct di avere un problema fisico che impediva loro di restare a Coverciano. Il medico dell'Italia aveva tuttavia spiegato, dopo averli visitati, che entrambi avrebbero fatto in tempo a recuperare per giocare le ultime partite del ciclo di giugno, ma i due dissero a Mancini che non se la sentivano. Un atteggiamento preso male dal tecnico jesino, che adesso ha presentato il conto a entrambi, esclusi a questo giro dalla Nazionale. A meno che la ‘scomunica' non sia definitiva, ma non dovrebbe essere questo il caso, visto il bisogno di talento che questa Italia ha nel settore offensivo.

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