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Ronaldo salva solo tre compagni di squadra e poi mette se stesso in cielo: “Io sono un esempio”

Lo spogliatoio del Manchester United ha reagito alle ultime dichiarazioni che sono state diffuse dell’intervista di Cristiano Ronaldo: non vuole più rivederlo dopo i Mondiali.
A cura di Paolo Fiorenza
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Nell'intervista dirompente concessa all'amico giornalista Piers Morgan, che peraltro lo ha compiaciuto per tutti i 90 minuti della chiacchierata, Cristiano Ronaldo ha scientemente voluto azzerare le possibilità che dopo la sosta per i Mondiali possa tornare a vestire la maglia di quel Manchester United che lo "ha tradito" e usato come "pecora nera".

Il portoghese infatti ha avuto cura di spendere parole al vetriolo nei confronti di tutte le componenti del club mancuniano, nessuna esclusa. Dalla società posseduta dagli affaristi Glazer – dediti a suo dire solo al proprio tornaconto – e destinata ad altri anni bui prima di poter tornare al successo, al tecnico Erik ten Hag che lui "non rispetta", fino ad arrivare ai suoi compagni. Una mossa quest'ultima che davvero sembra fargli terra bruciata definitivamente in spogliatoio (ed è impossibile che CR7 non l'abbia previsto).

Cristiano Ronaldo ha deciso di tagliare i ponti e avvelenare i pozzi allo United
Cristiano Ronaldo ha deciso di tagliare i ponti e avvelenare i pozzi allo United

Nella prima parte dell'intervista trasmessa integralmente ieri sera, Ronaldo infatti a precisa domanda di Morgan su quali calciatori ammiri ha risposto – con riferimento al Manchester United – salvando solo tre nomi quanto a voglia di arrivare e professionalità. La premessa del discorso era l'attitudine dei giovani giocatori di oggi, per i quali il cinque volte Pallone d'Oro ha speso parole dure: "Non sono gli stessi della mia generazione. Quello che ascoltano gli entra da un orecchio ed esce dall'altro. È un peccato, perché hanno davanti agli occhi gli esempi migliori. Per me è strano, perché ricordo che a 18 anni cercavo sempre di seguire i migliori giocatori come Van Nistelrooy, Ferdinand, Keane e Giggs. Ecco perché ho successo e longevità agonistica".

"Se mi dici cosa vedo nel Manchester United, posso menzionare probabilmente Diogo Dalot. È giovane ma è molto professionale e non ho dubbi che avrà longevità nel calcio – è stato il successivo attacco di Ronaldo – Probabilmente anche Lisandro Martinez, poi c'è Casemiro che ha 30 anni, ma io dico Dalot". Il 23enne difensore portoghese peraltro in questo momento è con lui in Qatar, essendo tra i 26 convocati del Ct Fernando Santos per i Mondiali, mentre quanto agli altri due nomi – Martinez e Casemiro – sono arrivati nell'ultimo mercato. Tutto il resto della squadra che CR7 ha trovato quando è tornato a Manchester non è dunque a suo dire destinato a una grande carriera.

Ronaldo con Diogo Dalot: è uno dei pochissimi compagni del Manchester United che salva
Ronaldo con Diogo Dalot: è uno dei pochissimi compagni del Manchester United che salva

Inevitabile pensare in primis ai suoi giovani colleghi nel reparto offensivo: Rashford, Sancho ed Elanga oltre all'altro nuovo acquisto Antony, tutta gente cui ten Hag ha concesso più spazio di lui in questo inizio di stagione. E tra i nomi citati manca anche il capitano Bruno Fernandes col quale il primo approccio al raduno del Portogallo non è stato dei migliori (anche se poi è stata fatta circolare la versione che fosse uno scherzo). Non stupisce dunque che la reazione dello spogliatoio dello United, svelata dal Daily Mail, sia stata la medesima di ten Hag: impossibile ricucire lo strappo con qualcuno che li disprezza così profondamente, né d'altro canto sarebbe producente per le sorti del club. Meglio per tutti che CR7 non torni proprio a Manchester dopo i Mondiali.

A dire il vero c'è un altro giocatore dello United che Ronaldo salva, ma è un semidio fuori competizione che si stalgia nell'empireo al di sopra di tutti: se stesso. "Non sono il tipo di persona a cui piace dare consigli perché preferisco essere un esempio – ha detto nell'intervista – Sono lì ogni mattina e faccio le stesse cose, probabilmente sono il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare via. Penso che i dettagli parlino da soli… ecco perché dico che mi piace dare l'esempio". Stasera andrà in onda la seconda parte dell'intervista, dopodiché il Manchester United tirerà le somme: non ci vuole un mago nella matematica per conoscere il risultato.

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