212 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Pronte tre soluzioni per ovviare alle perdite di tempo: una rivoluzionerà il calcio per sempre

Nella riunione IFAB di mercoledì 18 gennaio 2023 saranno analizzate tre proposte per contrastare il tempo perso dai giocatori durante le partite. Se venisse approvata una in particolare, il calcio non sarà più lo stesso.
A cura di Alessio Pediglieri
212 CONDIVISIONI
Immagine

La giornata di mercoledì 18 gennaio 2023 potrebbe essere una dei quelle che nella storia del calcio si ricorderanno per sempre perché c'è una riunione importantissima: l'IFAB potrebbe infatti decidere per cambiare le modalità di misurare la durata di una partita, cambiando per sempre il modo di vivere e giocare a calcio.

Già da tempo si cerca di rendere il pallone un prodotto sempre più funzionale al correre dei tempi, trovando elementi che possano trasformarlo il più appetibile possibile per sponsor, investitori, pubblico. Si è andati a rielaborare i calendari nazionali e internazionali, per dare maggiore visibilità a tutti gli eventi in programma, fino a riprodurre nuovi format di competizioni e coppe, per renderle più avvincenti. Fino a toccare i regolamenti che solo un paio di decenni fa sembravano scritture sacre da non poter nemmeno sfiorare.

Immagine

E invece, complice soprattutto la tecnologia, cavallo di Troia su cui vertono le principali innovazioni già in atto e quelle che potrebbero affacciarsi da qui a poco, il calcio moderno ha sempre meno a che fare con quello dello scorso secolo, ma anche con quello di inizio degli anni 2000. Oggi si parla di moviola in campo, di VAR, di fuorigioco semiautomatico, tecnologia Goal-No Goal. Sensori, telecamere, obiettivi sono ovunque, sparsi a bordo campo, sulle tribune, sopra il terreno di gioco da un Grande Fratello cui oramai non sfugge più nulla. Da un primo istante di sperimentazione, si è passati alla fruizione sempre più intensa di queste innovazioni che vogliono rendere il gioco più oggettivo possibile, con uno sguardo vigile sulla spettacolarità e il suo appeal.

Immagine

Ultima frontiera, il tempo. Un tabù che da sempre governa il mondo del calcio che vive su un principio tanto banale quanto solido: partite da 90 minuti. Eppure, soprattutto sulla scia di quanto accaduto proprio negli ultimi Mondiali in Qatar, anche quest'ultimo paletto rischia di venire abbattuto, per sempre e quasi subito. Durante il torneo iridato hanno fatto scalpore i lunghissimi tempi di recupero di diverse partite, con la precisa indicazione della FIFA di ridurre al minimo le perdite di tempo. Così, agli arbitri e al quarto uomo è stata concessa la possibilità di prolungare le gare come mai era accaduto.

Immagine

Destando scalpore, ma aprendo il vaso di Pandora su un problema da sempre irrisolto: il gioco effettivo. A fronte del quale si è già da tempo provato a provvedere, ad esempio, dando un tempo concreto ad ogni singola sostituzione (30 secondi), che veniva utilizzata proprio per far trascorrere i minuti a proprio vantaggio. Una soluzione parziale, se non insufficiente. E così adesso si è pronti ad andare oltre perché la prossima riunione dell'IFAB, il Board Internazionale, unico organismo che può cambiare i regolamenti internazionali, discuterà proprio questo spinoso argomento.

Le principali soluzioni anti perdita di tempo, sul tavolo sono tre. La prima è conservatrice: dare sempre più precise direttive agli arbitri per fare rispettare le regole esistenti, applicandole soprattutto a chi, come spesso accade con i portieri, fa trascorrere in modo antisportivo i secondi. L'idea sarebbe di inasprire le penalizzazioni. La seconda  è continuativa: seguire l'esempio dei Mondiali dove si è aumentato il tempo di recupero sulla base delle perdite di tempo con partite che hanno avuto una durata media di 101 minuti.

Immagine

Ma c'è una terza soluzione che è decisamente innovativa, se non dirompente. Nella riunione IFAB verrà infatti discusso anche un cambiamento drastico, proponendo che il tempo di gioco venga misurato con un cronometro "start-stop" con un'idea prelevata da altri sport dove è già in atto da sempre, come il football americano e il basket. Proprio quest'ultimo sarebbe un cambiamento radicale che rivoluzionerebbe il modo di giocare e assistere ad una partita. Ed è una ipotesi tutt'altro che remota perché è sostenuta da personaggi influenti del mondo del calcio tra cui ci sarebbe anche Sir Alex Ferguson.

212 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views