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Portogallo, il Benfica chiede arbitri stranieri per le sfide contro il Porto

Il pre-partita della sfida tra Porto e Benfica si è rivelato piuttosto movimentato. Sono stati appesi due manichini ad un ponte: uno aveva la maglia del Benfica e l’altro la casacca dell’arbitro e la società delle Aguias non ha gradito. Nelle ore successive è arrivata nota di condanna del club di Lisbona: “Chiediamo alla Liga portoghese e alla Federazione di prendere in considerazione la possibilità di ricorrere alla nomina di arbitri stranieri per le gare fra Benfica e Porto. I nostri tifosi e i nostri giocatori sono stati minacciati e intimiditi”.
A cura di Vito Lamorte
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Sabato scorso si è giocata Porto-Benfica, gara importantissima per le sorti della Primeira Liga, ed è finita 3-2 per la squadra di Sergio Conceiçao. Il pre-partita del big match del campionato portoghese è stato piuttosto movimentato e pieno di tensione perché si è verificato un episodio alquanto increscioso nei minuti antecedenti alla gara, visto che sono stati appesi due manichini ad un ponte: uno aveva la maglia del Benfica e l'altro la casacca dell'arbitro. Non proprio un clima tranquillo per una gara che già di per sé è carica di tensione. In merito all'accaduto la società delle Águias ha reso noto un comunicato con una presa di posizione forte:

Chiediamo alla Liga portoghese e alla Federazione di prendere in considerazione la possibilità di ricorrere alla nomina di arbitri stranieri per le gare fra Benfica e Porto fino alla fine di questa stagione perché c’è un clima di coercizione e minaccia per gli arbitri portoghesi e le loro famiglie che sta crescendo sempre di più.

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La nota del Benfica e le accuse al Porto

Il comunicato del Benfica esprime bene il sentimento del club dopo la sconfitta che ha permesso agli uomini di Sergio Conceicao di accorciare a -4 in classifica rispetto alla vetta ma la dirigenza del club di Lisbona cerca di sottolineare come le alcune dichiarazioni degli avversari hanno contribuito a creare un brutto clima in vista del match e anche dopo.

Lo confermano la costante pressione e le insinuazioni sugli arbitri da parte dell’FC Porto anche dopo la partita di questo fine settimana. Quell’immagine di giganteschi gonfiabili, non solo dal Benfica, ma soprattutto dall’arbitro, che pende dal cavalcavia, dice tutto ed esprime bene l’ipocrisia di coloro che in seguito parlano di offese contro gli arbitri portoghesi. E no, non parleremo di nessun paese del terzo mondo. Ora parliamo di ciò che abbiamo visto in Portogallo durante questa settimana, in uno spettacolo indegno che è stato ripetuto per diversi anni. Abbiamo visto successive dichiarazioni dei dirigenti dell’FC Porto per condizionare e minacciare gli arbitri e in particolare quelli che sono andati nel loro stadio per la partita FC Porto-Benfica.

Inoltre il Benfica condanna il modo in cui sono stati trattati la squadra e i tifosi nelle ore precedenti alla gara:

Abbiamo visto i nostri tifosi che sono andati pacificamente per festeggiare l’arrivo della loro squadra, essere attaccati da una sorta di bande organizzate o milizie che in precedenza utilizzavano i social network per minacciare l’integrità fisica di quegli stessi nostri tifosi. Abbiamo visto i fuochi d’artificio lanciati all’alba nel team hotel del Benfica come un modo per danneggiare il normale riposo dei giocatori.

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