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Pioli non si sente l’anti-Napoli nella corsa Scudetto: “Non inseguiamo nessuno, siamo il Milan”

Dopo il deludente pareggio di Cremona, il Milan vuole chiudere al meglio il suo 2022 ospitando la Fiorentina: le parole della vigilia di Pioli.
A cura di Vito Lamorte
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"Sbagliato da parte nostra pensare agli avversari, noi siamo il Milan, dobbiamo giocare ad alto livello e fare tantissimi punti. Non abbiamo riferimenti, nessuno da inseguire, ma solo il desiderio di esprimerci al massimo delle nostre possibilità". Stefano Pioli non si sente l'anti-Napoli e pensa solo al suo Milan. Così il tecnico rossonero ha presentato il match contro la Fiorentina nella conferenza stampa della vigilia della gara di San Siro: "Grandissimo rispetto per loro, ma dobbiamo rimanere concentrati sulla nostra prestazione; noi possiamo determinarla e il più delle volte riusciamo a portare a casa un risultato positivo".

L'allenatore della squadra campione d'Italia ha voluto salutare Gazidis e dare il benvenuto a Furlani: "Vigilia di sentimenti? sì. Non posso che augurare a Gazidis le migliori cose per la sua vita privata e professionale; ieri ci ha salutato e ci ha fatto molto piacere. Furlani darà continuità al percorso e al progetto del Club. Buoni propositi anche: veniamo da una brutta prestazione e vogliamo farne una migliore".

Dopo il deludente pareggio di Cremona, il Milan cercherà di chiudere al meglio il suo 2022 ospitando a San Siro la Fiorentina. Sull'importanza di vincere la sfida contro la Viola non ha dubbi, sia per la classifica che per il morale: "Vincere vorrebbe dire tanto, cioè il non rinunciare o arrendersi a una classifica che in questo momento non ci piace. Il campionato è lungo, ci sono possibilità per rientrare in corsa facendo partite al nostro livello. Ci sono tanti punti a disposizione, siamo solo a novembre. Il 2022 è stato molto positivo per noi, ma non ci dobbiamo fermare".

In merito alle tante critiche sui giovani acquisti ha affermato: "La nostra mentalità è costruttiva. Il disfattismo che c'è fuori non ci interessa tanto, io credo alle qualità dei miei giocatori. È normale dare il tempo necessario ai giovani perché si adattino. Qui dentro c'è una regola: chiedere aiuto significa fare tutto per fare le cose insieme".

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Un pensiero su cosa si aspetta dai giocatori che andranno al Mondiale in Qatar: "Professionalità e affidabilità. È una cosa anomala, ma noi abbiamo l'occasione per dimostrare chi siamo".

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