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Orgoglio Italia, dopo il flop agli Europei femminili: “Quattro anni fa non ci consideravate nemmeno”

Proprio nel momento più difficile, le ragazze di Milena Bertolini tirano fuori il carattere: “Se oggi c’erano aspettative, significa che abbiamo fatto passi in avanti. Ripartiamo da qui”
A cura di Alessio Pediglieri
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Un disastro vero e proprio, la spedizione dell'Italia femminile in Inghilterra che ha abbandonato gli Europei nel peggiore dei modi: un solo punto nel proprio Girone tutt'altro che impossibile, rimediando una pessima figura. Le ragazze di Milena Bertolini non sono riuscite a trovare i gol necessari per qualificarsi ai quarti venendo battute sia dalla Francia che dal Belgio e pareggiando, in rimonta, con l'Islanda. Un flop amarissimo ma che ha insegnato una lezione importante a tutto il movimento femminile, che da oggi deve fare i conti anche con le aspettative sempre più alte cui è chiamato.

Almeno i quarti di finale, se non qualcosa di più. Questo ci si aspettava dall'Italdonne del pallone arrivata in Inghilterra con la convinzione – e le qualità – di poter superare la prima fase a Gironi per poi iniziare gli scontri diretti per giocarsi il tutto per tutto. E invece è andata in scena una delle più difficili spedizioni della storia recente della nostra nazionale femminile, iniziata con una indecorosa figura al debutto contro la Francia, continuata con il disperato pareggio con l'Islanda, per finire con la seconda sconfitta, decisiva, senza vittorie per uno degli Europei peggiori di sempre.

L'amarezza è scoppiata subito dopo il fischio finale, in campo, con le azzurre che sono crollate a terra, inconsolabili, tra lacrime e delusione, poi proseguite nelle analisi del dopo eliminazione, dove è rimasta viva solamente la lucidità nel confermare il fallimento inglese: "Con l'Islanda e il Belgio siamo stati migliori sul piano fisico" ha provato a decifrare Barbara Bonansea con gli occhi lucidi ai microfoni di Sky. "La palla non è entrata… Siamo distrutte. Un Europeo iniziato male, regalando un tempo completo alla Francia. Abbiamo provato la reazione con l'Islanda, poi contro il Belgio. Potevamo vincere, ma non è andata così".

A farle eco la compagna di nazionale, Elena Linari, tra le più positive, incapace però di evitare l'inevitabile e durissima nell'analisi finale, tra una lucida autocritica e un moto feroce d'orgoglio: "Inconsciamente abbiamo sottovalutato l'evento, non ci siamo approcciate al meglio, potevamo preparare meglio il tutto. Pensavamo di essere all'altezza, non è stato così e le aspettative fanno parte del gioco. Quattro anni fa non eravamo nessuno, se oggi ci chiedono risultati significa che passi in avanti sono stati comunque fatti. Ripartiamo da qui, dal seguito che il calcio femminile ha costruito, un upgrade importante". Prossimo step, le qualificazioni mondiali.

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