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Non rivedremo un’Italia inginocchiata a metà: “La squadra prenderà decisione univoca”

Poco prima dell’inizio di Italia-Galles di domenica scorsa solamente 5 azzurri si sono inginocchiati in supporto al movimento di protesta Black Lives Matter, scatenando critiche e polemiche. Ha fatto chiarezza il responsabile della comunicazione della Nazionale: “Ribadiamo che siamo contro ogni forma di razzismo, non aderire ad una forma di protesta simbolica non significa ignorarne l’importanza”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Quando diversi giocatori dell'Italia, prima della sfida contro il Gallesnon si sono inginocchiati per aderire al movimento di protesta anti-razzista Black Lives Matter, è scoppiata la polemica sul ruolo degli Azzurri e della nostra Nazionale, che ha coinvolto opinionisti, politici e semplici tifosi. A tal punto da richiedere spiegazione ufficiale da parte della Figc, affidata alle parole di Paolo Corbi, responsabile della comunicazione della Nazionale italiana.

"Non inginocchiarsi non significa non combattere il razzismo", ha spiegato in una dichiarazione ufficiale per dipanare la matassa aggrovigliatasi durante e dopo la sfida contro il Galles, valida per il terzo turno della prima fase che ha promosso gli Azzurri agli ottavi di finale di Euro 2020. Ma dunque cos'è andato storto prima della partita dell'Olimpico? La ricostruzione di Corbi è quella che era trapelata sin dal post-partita: "I giocatori erano concentrati sulla gara che valeva tantissimo. Forse c'è stata un po' di confusione su cosa fare e quale scelta prendere ma non capiterà più. Non vedremo più una Nazionale inginocchiata a metà".

Il motivo è presto detto. Gli azzurri avranno un confronto interno che produrrà una linea comune da seguire in tutte le situazioni. "A nome di tutta la Nazionale ribadiamo che siamo contro ogni forma di razzismo – prosegue Corbi –. Ci siamo confrontati e ovviamente vogliamo ribadire questa posizione condivisa tra tutti. Sottolineando che aderire o meno ad una forma di protesta, per quanto possa apparire simbolica, non significa ignorare la lotta al razzismo".

Dunque non rivedremo più la scena che ha aperto il fianco alle critiche che sono poi sfociate sui social nei giorni successivi: "Ci siamo confrontati, anche coi giocatori e abbiamo raggiunto una decisione unanime. Non eravamo del tutto preparati a quel momento ma non accadrà più: in futuro prenderemo una decisione tutti insieme prima di entrare in campo".

Cos'è successo prima dell'inizio di Italia-Galles

Poco prima del fischio d'inizio di Italia-Galles, gara del terzo turno del Girone A,  domenica scorsa, solamente cinque giocatori della Nazionale azzurra si sono inginocchiati in segno di protesta al razzismo. Sono stati Emerson Palmieri, Andrea Belotti, Rafael Toloi, Matteo Pessina e Federico Bernardeschi. Tutti gli altri sono rimasti in piedi, scatenando la polemica soprattutto sui social.

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