139 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Mourinho in trance agonistica per Roma-Leicester: “Sono in conferenza solo perché obbligato”

José Mourinho è concentratissimo alla vigilia di Roma-Leicester. La semifinale di Conference League è un appuntamento da non mancare e lo Special One dimostra in conferenza stampa di essere completamente in trance agonistica.
A cura di Fabrizio Rinelli
139 CONDIVISIONI
Immagine

José Mourinho ha parlato alla vigilia della sfida valida per la semifinale di ritorno di Conference League della sua Roma contro il Leicester. All'Olimpico, dopo l'1-1 dell'andata, il tecnico portoghese si aspetta di trovare il pubblico delle grandi occasioni, proprio come accaduto al ritorno contro il Bodo/Glimt. Una bolgia che infatti ci sarà e vedrà la partecipazione di tutto il popolo giallorosso. Pronti 70mila cuori per spingere Abraham e compagni all'impresa di conquistare la finale di Tirana. "Non mi stanco mai di ripetere che domani sono 14 partite di Conference League, giocando ogni giovedì e poi domenica in campionato con tutte le conseguenze, ma siamo qui, domani andremo a combattere" ha detto subito lo Special One che dovrà fare meno di Mkhitaryan fuori per infortunio.

Un'assenza importante che Mourinho vuole colmare proprio con la massiccia presenza del pubblico: "Ora arriviamo all'Olimpico dove si giocano le ultime due della stagione e poi la prossima di Serie A contro il Venezia – ha detto a proposito del forte legame con la tifoseria – Sarebbe bello festeggiare questa empatia con i tifosi e mi piacerebbe che loro giocassero la partita con noi". A questo punto Mou si spiega per far capire al meglio il suo concetto: "Si può stare allo stadio come spettatore ma anche a giocare la partita – ha detto – Con 70mila spettatori il significato è niente, con 70mila che vogliono giocare è diverso. Questo chiediamo alla gente, di non venire allo stadio a guardare la partita ma di venire a giocare". Mourinho è completamente concentrato e lo dimostra poco dopo.

Oltre a parlare del nuovo duello con l'amico Rodgers e ai progressi fatti dal Leicester in questi anni oltre a quello dello stesso allenatore delle Foxes capace di cambiare in meglio il Liverpool esploso poi con Klopp, Mourinho ha parlato del suo stato d'animo in questa vigilia. "Con i Friedkin non abbiamo cambiato nessuna idea, ma i suoi figli e il presidente mi conoscono e sanno che prima della partita la mia vita sono i giocatori, gli assistenti e non mi piace neanche fare la conferenza stampa con voi, sono qui perché sono obbligato a stare".

Come al solito lo Special One è senza filtri e fa capire come si respiri comunque una certa tensione attorno alla squadra in un momento cruciale della stagione che la Roma non vuole farsi sfuggire per nessuna ragione al mondo: "La gente innamorata di calcio vuole vivere questi momenti importanti in questo modo – spiega ancora – Per questo vedo da parte loro rispetto per la nostra privacy per la nostra concentrazione, ma sicuramente sono super felice di giocare una semifinale in casa con uno stadio pieno, e andiamo lì tutti insieme e se la nostra gente vuole giocare può fare la differenza".

139 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views