Messi alla Juve, Sarri: “Non parlo. Il Barcellona potrebbe incazzarsi”
Le voci del possibile addio di Lionel Messi al Barcellona hanno scatenato la ridda di voci sul futuro del "dieci" argentino. Alla fine resterà in Spagna? Eserciterà la clausola per liberarsi a zero a fine stagione? Chi può permettersi d'ingaggiare la Pulce? Quali sono i costi di un'operazione del genere? Le indiscrezioni che rimbalzano dalla Liga arrivano anche a Torino con la Juventus che viene indicata tra le possibili pretendenti per storia, blasone, prospettive di vittoria e capacità economica.
Messi in Serie A, solo una suggestione
E poi c'è il fascino di avere nella stessa squadra gli "dei" del pallone che in questi dieci anni hanno monopolizzato la scena internazionale e quella del Pallone d'Oro. Una suggestione fantastica: avere in Serie A due icone del calcio mondiale, l'ex Real (la macchina perfetta) e Messi (il campione che associa talento e meraviglia). Un sogno bellissimo e nulla più per adesso.
La replica di Sarri sulla Pulce in conferenza
E quando a Sarri – alla vigilia della gara di Coppa Italia contro il Milan – fanno la classica domanda su come farebbe coesistere due calciatori del loro livello la risposta è tranciante.
Mi fai una domanda in cui mi chiedi di parlare di Messi, che ha risonanza Mondiale ed è un tesserato del Barcellona – ha ammesso il tecnico della Juventus -. Sinceramente non trovo questa domanda appropriata perché se fossi un dirigente del Barcellona mi incazzerei e direi a Sarri di farsi gli affari suoi… Per questo motivo preferisco non rispondere a cose del genere.
I costi pazzeschi dell'operazione di mercato
Un'operazione da "fantamercato" dalle cifre incredibili, ecco cosa significherebbe portare Lionel Messi a Torino. Le cifre? Da capogiro, si tratterebbe di un affare complessivo da 330 milioni di euro, tra ingaggio e costi da sostenere a bilancio.