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Mbappé voleva lasciare la nazionale francese a causa del razzismo: la polemica con la federazione

Scontro tra Kylian Mbappé e la Francia dopo le dichiarazioni del presidente della federazione Noël Le Graët: l’attaccante ha respinto le sue accuse e ha sottolineato che non si era sentito protetto.
A cura di Vito Lamorte
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Esplode la polemica in Francia tra Kylian Mbappé e il presidente della Federazione, Noël Le Graët. Il numero uno del calcio transalpino sul quotidiano Le Journal de Dimanche ha raccontato che l'attaccante del Paris Saint-Germain aveva intenzione di lasciare la nazionale dopo aver sbagliato uno dei rigori che erano costati alla sua nazionale l'eliminazione da EURO 2020 per mano della Svizzera.

Parole che raccontano un incontro in cui si sarebbe discusso del futuro di Mbappé con la maglia dei Bleus: "L'ho incontrato dopo l'Europeo. Sentiva che la federazione non lo aveva difeso dalle critiche che ha dovuto affrontare per aver sbagliato il rigore. Ci siamo incontrati per cinque minuti nel mio ufficio. Era arrabbiato, non voleva giocare per la nazionale francesi. Sai com'è; è un vincente, era molto frustrato, come tutti noi, dall'eliminazione. È molto amichevole con i media. È un ragazzo eccezionale, molto più collettivo di quanto si pensi".

Queste parole hanno suscitato subito un grande dibattito in Francia: Mbappé è nel mirino della critica dopo il rinnovo milionario con il PSG, che è stato ben visto in patria ma ha smosso anche personalità del calibro di Macron. Una vicenda che è andata ben oltre il calcio.

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Dopo diverse ore è arrivata la risposta dallo stesso Mbappé, che attraverso i suoi profili social ha dato una versione differente della situazione che si è verificata dopo il torneo continentale dello scorso anno: "Gli ho spiegato che le mie critiche erano legate al razzismo e non al rigore. Ma lui ha ritenuto che non c'era stato razzismo nei miei confronti".

In un'intervista al giornale francese L'Équipe dello scorso autunno, Mbappé aveva fatto riferimento alla possibilità di prendersi una pausa se fosse percepito come un "problema" ma aveva sottolineato anche che per lui la nazionale è al di sopra di tutto.

La differenza della versione tra il fuoriclasse francese e il presidente crea ancora di più un solco tra le parti e accentua di più il brutto momento che sta attraversando la nazionale guidata da Didier Deschamps, che non giocherà le Final Four della Nations League, nonostante sia la detentrice del trofeo; e rischia la retrocessione nella Lega B.

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