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Marotta spiega i mancati arrivi all’Inter: “Dybala? Non c’era necessità. Bremer? Siamo condizionati”

Beppe Marotta non può tranquillizzare del tutto i tifosi dell’Inter su un’eventuale cessione di Skriniar al PSG: “Non necessariamente deve essere messo sul mercato. Abbiamo avuto una richiesta, dopo di che tutto sarà valutato”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Onana, Bellanova, Asllani, Mkhitaryan, Lukaku: il mercato in entrata dell'Inter finora è stato scoppiettante, a fronte degli addii di Perisic, Vidal e Ranocchia, andati via a zero. Eppure nella tifoseria nerazzurra c'è un certo fermento, alla luce dei mancati arrivi di Paulo Dybala e Gleison Bremer, due giocatori che sembravano in pugno da mesi, e del rischio tuttora presente di cessione di Skriniar al PSG, che a quel punto andrebbe rimpiazzato con qualcun altro all'altezza.

Su tutte queste vicende è intervenuto Beppe Marotta per fare chiarezza e difendere l'operato della società, a cominciare da Dybala, finito alla Roma: "Si è parlato tanto, io posso semplicemente dire che è un ragazzo serio e un bel professionista, ma noi – e l'ho detto in tempi non sospetti – eravamo e siamo a posto in un settore offensivo sicuramente di grande valore. Per cui non c'era spazio non perché non fosse bravo, ma perché non c'era la necessità. Poi tutto come sempre è stato strumentalizzato e si rischia quasi di fare brutta figura. Ma non è così. Oggi l'Inter ha un reparto offensivo di grande valore e ce lo teniamo ben stretto. Se lo vedo bene alla Roma? Sicuramente sì, perché Roma credo che sia una piazza ideale per lui perché possa sentirsi veramente un leader. Non dico che possa essere l'erede di Totti, perché è molto forte come concetto, ma sarà un calciatore che può dare soddisfazione agli spettatori per le sue giocate. Auguro a lui ogni bene".

Bremer sembrava dell'Inter, poi è arrivata la Juventus
Bremer sembrava dell'Inter, poi è arrivata la Juventus

Se per Dybala "non c'era la necessità", ben più doloroso il capitolo relativo a Bremer, che non solo era inseguito da tempo – parallelamente alla trattativa col PSG per Skriniar – ma pareva davvero vicinissimo, col sì del giocatore e accordo a un passo col Torino. Poi l'irruzione nello scenario della Juventus, forte dei soldi arrivati dal Bayern per de Ligt, ha prodotto un clamoroso ribaltone in poche ore: "Qua il merito è di Piero Ausilio, che da mesi lavorava su questa pista – premette Marotta a DAZN, facendo capire che il brasiliano era trattato da tempo – e devo dire che Bremer è un grande giocatore. Poi evidentemente i nostri condizionamenti legati agli equilibri economici finanziari non ci hanno permesso di arrivare a una conclusione. Noi abbiamo fatto la nostra corsa, ma quando arrivano delle offerte molto distanti dalla nostra è giusto che il venditore faccia la sua scelta, così come il calciatore, che è stato veramente molto bravo, grande professionista. E di conseguenza è sfumata un'opportunità, ma – devo essere sincero – i manager hanno l'obbligo di tentare di intraprendere delle strade che magari portano anche a conclusioni negative, fa parte del gioco, però bisogna apprezzare la perseveranza con la quale abbiamo portato avanti questa cosa".

I tifosi dell'Inter temono la cessione di Skriniar
I tifosi dell'Inter temono la cessione di Skriniar

Il tema Bremer è legato strettamente a quello di Skriniar, che a questo punto i tifosi chiedono all'Inter – anche in maniera vigorosa – di togliere dal mercato. Un'assicurazione che Marotta non può dare, così come non ha potuto darla nell'incontro con una delegazione di sostenitori nerazzurri andata in scena l'altro giorno: "Abbiamo avuto questo incontro con i tifosi e ne siamo usciti ancora più rafforzati perché abbiamo colto una grande passione in questi che erano i rappresentanti. È quindi capibile questa richiesta di chiarimenti, non è stata assolutamente una protesta. Noi abbiamo detto che da una parte abbiamo l'obbligo di fare una squadra competitiva, dall'altra abbiamo anche il dovere di guardare un equilibrio economico finanziario. Skriniar è un giocatore fortissimo, assolutamente, non necessariamente deve essere messo sul mercato. Assolutamente no. Abbiamo avuto dei contatti nelle settimane precedenti, e quindi una richiesta, dopo di che tutto sarà valutato, però questo fa parte di quello che sono le dinamiche, il tifoso deve stare tranquillo perché la squadra sarà sempre competitiva, e deve essere competitiva, nel rispetto della fiducia che loro stessi ci hanno dato. E quindi io ho accettato questo confronto con i miei collaboratori che sono scesi con me a parlare con loro, abbiamo colto questa grande passione, un fatto importante nel tifoso nerazzurro".

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