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Marotta non si capacita di quanto sia accaduto all’Inter: “Un handicap misterioso, senza ragione”

L’amministratore delegato si compiace del successo esterno contro l’Atalanta ma non dimentica: “Ci sono precisi compiti da fare per casa… l’allenatore dovrà trovare dei correttivi definitivi”
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Inter chiude il proprio 2022 con il 3-2 di Bergamo, e festeggia una bella vittoria esterna (la 4a in campionato) e si impone in un confronto diretto (il 1° vinto in stagione). Un finale di prima parte di campionato che si conclude con una squadra che è sembrata in netto crescendo sia psicologico sia fisico e che, sconfitta di Torino contro la Juventus a parte, ha visto i nerazzurri brindare ai 3 punti sei volte negli ultimi sette incontri. Motivo per cui, oggi è l'Inter è tornata in piena corsa Champions League e l'ad Beppe Marotta può serenamente ammettere che il peggio è alle spalle.

Certamente è e continuerà ad essere una stagione del tutto anomala, spaccata in due tronconi da un Mondiale che imperversa in inverno e che sarà l'ago di una bilancia al momento sconosciuta ai più perché si tratta di un vero e proprio inedito: "Sarà difficile per tutti, per i giocatori, per i tecnici e per i preparatori atletici" ha confermato Marotta ai microfoni Rai del lunedì mattina a corredo di quanto visto e fatto contro l'Atalanta. "Siamo tutti curiosi di scoprire cosa accadrà e analizzare di giocatore in giocatore quali saranno gli effetti ed eventuali carenze che si verificheranno in questo arco temporale". 

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Curiosità legittime che richiamano anche altri aspetti da sondare che non hanno avuto ancora risposta e che riguardano più da vicino la realtà nerazzurra che solamente un mese fa stava rischiando di naufragare e che, ancora oggi, resta in parte un mistero da risolvere. Ad ammetterlo, lo stesso Marotta che non a caso ha parlato di un male oscuro che ha avvolto la squadra, poi riemersa con la doppia sfida europea contro il Barcellona e, di riflesso, in campionato: "In noi non è cambiato nulla, siamo sempre stati convinti di poter essere protagonisti fino in fondo in una stagione inedita e particolare. Anche se c'è stato un handicap misterioso e silenzioso di cui non abbiamo capito le origini".

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Ma a cosa si riferisce precisamente l'amministratore delegato nerazzurro? Il pensiero torna prepotente all'inizio di campionato quando l'Inter aveva rimediato quattro delle attuali cinque sconfitte nelle prime 8 giornate, rischiando di compromettere tutto ancor prima di entrare nel vivo della stagione: "Restano dei dati che fanno strane sensazioni come i due cammini che abbiamo, tra trasferta e partite in casa. Alla fine siamo riusciti ad adottare dei correttivi, giocatori e tecnico sono stati bravi a porre dei rimedi importanti", come il cambio tra i pali tra Handanovic e Onana che sembra aver dato maggiori sicurezze nel reparto arretrato, comunque insufficiente.

Dati alla mano, infatti, se il cammino interno è positivo – ha giocato 10 partite a San Siro tra Coppa e Serie A, perdendone solo 2 con il Bayern in Champions League e con la Roma in campionato – in trasferta la marcia è decisamente differente: 5 gare perse e altrettante 5 vinte e soprattutto subendo ben 22 gol complessivi.

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Soffermandosi al solo campionato, non c'è da stare allegri di quanto sia accaduto fin qui lontano dalle mura amiche e Marotta richiama all'ordine una persona in particolare, Simone Inzaghi: "Abbiamo subito quattro sconfitte in trasferta, ma ci sono ben 18 gol subiti, che sono tanti rispetto ai 22 totali. Questo elemento deve farci riflettere maggiormente e l'allenatore dovrà trovare i dei correttivi. Dunque, sono questi i nostri compiti per casa".

Da svolgere al meglio perché il 4 gennaio, alla ripresa del campionato ci sarà proprio il Napoli capolista, su cui Marotta prende le misure di quanto svolto fino ad oggi: "Ci ritroviamo con 4 punti meno dell'anno scorso, quando il Napoli era in testa con 36 punti, 5 punti in meno di ora. Ci saranno ancora 23 partite da giocare e 69 punti in palio ma ripartiamo proprio da questa sfida. Non sarà decisiva ma è importante arrivarci nelle giuste condizioni". Per scacciare del tutto il male misterioso nerazzurro.

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