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Malagò: “Anche il calcio deve sospendere definitivamente la stagione”

Botta e risposta tra il Presidente del Coni e quello della FIGC. Malagò ha detto: “Il mondo dello sport sta andando verso la chiusura, neanche la sospensione ma la cancellazione della stagione agonistica. Questo è un dato di fatto, negarlo sarebbe ridicolo e ipocrita, il calcio vuole andare avanti. Gravina, il numero uno del calcio italiano: “Il calcio ha una sua specificità, lo è per dimensione, per partecipazione e per impatto economico”.
A cura di Alessio Morra
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Le parole del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e soprattutto il DPCM del Governo aprono la strada al ritorno del campionato di calcio, un ritorno che non sarà imminente. Ma la Serie A vede l'orizzonte. Il 4 maggio ci sarà la possibilità di allenarsi e poi al massimo entro un mese tutti in campo, per chiudere la stagione più lunga di sempre in piena estate. Le polemiche, però, non mancano. C'è stato infatti uno scontro istituzionale tra il Presidente del CONI Malagò e quello della FIGC Gravina.

Malagò, il calcio dovrebbe fermarsi

In una lunghissima intervista rilasciata a ‘Radio Radio' il numero uno dello sport italiano, come suo solito, non ha girato attorno alla questione e in modo diretto ha fatto capire che anche il calcio dovrebbe fermarsi in modo definitivo e decidere di non assegnare il titolo, come hanno già fatto Basket, Volley e Rugby che hanno chiuso anticipatamente la stagione:

Il mondo dello sport mi sembra evidente che oggi, abbastanza alla spicciolata, ma in modo quasi unanime, con tutte le Federazioni, o quasi tutte, sta andando alla chiusura, neanche alla sospensione ma alla cancellazione della stagione agonistica. Questo è un dato di fatto, è sotto gli occhi di tutti, negarlo sarebbe ridicolo e ipocrita che il calcio vuole andare avanti e quindi si mette in una situazione diversa rispetto alle altre discipline. La ripresa del campionato? In teoria ci sono i tempi ma deve andare tutto bene. La certezza di finire però non te la dà nessuno.

La risposta di Gravina al presidente del CONI

Il presidente della Federcalcio ha risposto a Malagò, lo ha fatto parlando con l'ANSA. Gravina ha ribadito che in caso di stop definitivo i problemi sarebbero enormi, perché il mondo del calcio subirebbe grossi problemi economici, che già adesso esistono e che hanno avuto un impatto importante su tutte le società. Gravina mette la salute prima di ogni cosa ma seguendo tutte le indicazioni la stagione potrà concludersi, anche se dovesse partire in estate:

Tutti si fermano e il calcio no? Non entro nel merito delle scelte che hanno adottato le altre discipline, il calcio ha una sua specificità, lo è per dimensione, per partecipazione e per impatto economico. Le conseguenze di un'anticipata chiusura dell'attività sono sotto gli occhi di tutti provocherebbe un notevole danno sociale, prima ancora che economico, perché rischieremmo la paralisi a causa dei ricorsi di chi si dovesse sentire leso dei propri diritti. Vogliamo concludere quello che abbiamo iniziato nel rispetto della salute di tutti i protagonisti, per questo siamo a lavoro col Governo e con la nostra Commissione medica per stilare tutti protocolli necessari affinché lo si faccia in piena sicurezza. Il ministro Spadafora conosce il nostro pensiero l'idea è concludere le competizioni, in linea con le indicazioni degli organismi internazionali calcistici, ma c'è un bene primario da difendere che è la tutela della salute. Abbiamo chiesto di attuare in tempi rapidi l'avvio delle procedure sanitarie, non appena sarà definito il protocollo, per trovarci pronti per riprendere gli allenamenti in gruppo alla fine del lockdown.

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