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Maignan racconta il momento cruciale dello Scudetto del Milan: “Avevamo il coltello tra i denti”

Mike Maignan è stato tra i protagonisti dello Scudetto del Milan e individua un momento di svolta particolare per la stagione rossonera.
A cura di Vito Lamorte
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Mike Maignan è stato tra i protagonisti del campionato di Serie A che ha visto il Milan tornare alla vittoria dopo undici anni. Il portiere francese ha conquistato tutti fin da subito e ha trascinato verso la vittoria del torneo i suoi compagni, riuscendo nell'impresa di vincere in due anni lo Scudetto e la Ligue 1.

Il classe 1995 ha sorpreso tutti in maniera positiva fin da subito per la sua personalità e la sua grande esplosività tra i pali, conquistando un posto nel cuore dei tifosi e diventando gara dopo gara leader del reparto difensivo.

In un'intervista a La Gazzetta dello Sport, Maignan ha raccontato il suo rapporto con Stefano Pioli e quello con Dida, una leggenda del Milan e oggi allenatore dei portieri rossonero: "Con il mister parlo per gestire al meglio certe situazioni. Lui mi dà molti consigli dal punto di vista tattico, e a volte gli propongo spunti e alternative. La cosa bella è che con Pioli si può dialogare. Il fatto che ci fosse Dida come allenatore dei portieri è stato uno stimolo in più, perché sapevo che mi avrebbe permesso di migliorare, visto che è stato uno dei top al mondo. È un vero punto di riferimento per me".

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Il portiere francese ha individuato anche qual è stato il momento della stagione che ha fatto svoltare tutto per il Milan, al quale nessuno aveva fatto ancora riferimento finora: "Già all’inizio c’era la volontà di provarci. Poi abbiamo avuto un periodo meno positivo, in cui siamo quasi andati in panico. Ma ci siamo parlati e rimessi al lavoro, dicendoci che non era finita, che c’erano ancora tante partite. E quando l’Inter è inciampata a Bologna, abbiamo capito che per loro era finita, perché eravamo ormai focalizzati su noi stessi. E grazie pure all’Inter: dopo il 3-0 in Coppa Italia avevamo il coltello tra i denti. Quella sconfitta ci ha molto motivati…".

Maignan ha dovuto fare i conti subito con il problema del razzismo negli stadi italiani e ha parlato così di questa piaga: "La cosa dura da anni e non sarò l’ultimo. Dopo Cagliari mi hanno convocato per dare la mia versione, ma non è successo nulla. Ho la fortuna di essere sostenuto davvero dal Milan, ma nelle istituzioni italiane ed europee c’è chi forse se ne frega di punire i colpevoli. Lamentarsi non basta più. Allora toccherà a noi giocatori fare qualcosa".

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