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L’umiltà disarmante di Kim, al primo errore col Napoli corre a scusarsi: sono tutti increduli

È lui che ha perso quella palla sanguinosa e per questo si sente in dovere di chiedere a tutti, compagni di squadra e tifosi. Kim lo fa prima nello spogliatoio poi condivide sui social un messaggio che dimostra la grandezza dell’uomo e del calciatore.
A cura di Maurizio De Santis
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Il difensore, Kim, ha chiesto scusa alla squadra per l'errore che ha permesso all'Udinese di accorciare le distanze sul 3-2.
Il difensore, Kim, ha chiesto scusa alla squadra per l'errore che ha permesso all'Udinese di accorciare le distanze sul 3-2.

Quando Samardzic la mette dentro e realizza la rete del 3-2 che accorcia ancora un po' le distanze tra Napoli e Udinese il difensore coreano Kim la prende malissimo. Quel gol è un peso sulla coscienza, si sente in colpa come se lo avesse segnato lui. Nel giro di tre minuti gli azzurri hanno riaperto un match che avevano in pugno e chiuso colpendo i friulani con azioni chirurgiche. Prima Osimhen di testa poi due perle di Zielinski ed Elmas: sembrava fatta, ma non era così. Le distrazioni fatali dell'ultimo quarto d'ora hanno rischiato di rovinare tutto.

L'ex Fenerbahçe, che in occasione della seconda marcatura dei bianconeri commette un errore decisivo, non sa darsi pace. È lui che ha perso quella palla sanguinosa e per questo si sente in dovere di chiedere scusa a tutti, compagni di squadra e tifosi. Lo fa prima nello spogliatoio poi condivide quel grande gesto di responsabilità e umiltà anche sui social. Lo fa con un messaggio toccante, che lascia increduli. E dimostra la grandezza d'animo dell'uomo prima ancora del calciatore.

Kim contrasta l'attaccante dell'Udinese, Beto.
Kim contrasta l'attaccante dell'Udinese, Beto.

Vorrei esprimere le mie più profonde scuse ai miei compagni di squadra e ai tifosi. Potevamo vincere solo grazie ai miei compagni di squadra. Gli errori mi renderanno solo più forte. La prossima volta aiuterò meglio la squadra.

Sono tre i concetti chiave del testo a corredo di una foto emblematica: l'abbraccio collettivo, l'esultanza di gruppo all'insegna del tutti per uno, uno per tutti. Ecco perché il centrale rende grazie ai compagni di squadra, si cosparge il capo di cenere e dice che da situazioni del genere – anche se dolorose – c'è solo da imparare fino a sentenziare che così la prossima volta "potrà essere più utile".

Non è piaggeria. Non si tratta di frasi di facciata. Bastava dare un'occhiata all'espressione che aveva in viso uscendo dal campo dopo la vittoria (undicesima in Serie A) che ha confermato la squadra di Spalletti in vetta alla classifica, con un passo tale da essere arrivata alla sosta con un fragoroso +11. Kim è uscito a capo chino e sembrava un po' pensieroso, quell'errore proprio non se lo perdona perché, anche a causa di quella defaillance, il Napoli ha sofferto nel finale.

Napoli in ambasce nel finale per aver rischiato una rimonta clamorosa.
Napoli in ambasce nel finale per aver rischiato una rimonta clamorosa.

"Se oggi fa notizia un mezzo inciampo di Kim, figuriamoci che marziano è stato fino ad ora. Le ha giocate tutte…". La riflessione che Luciano Spalletti dedica al suo calciatore durante le interviste racconta molto dello sforzo profuso finora e della grande impresa realizzata dalla sua squadra. Arrivato nell'estate scorsa per colmare il vuoto lasciato da Koulibaly, non ha fatto rimpiangere il centrale del Chelsea costituendo con Rrahmani una coppia centrale molto forte. Una colonna inamovibile che, tranne per la panchina con lo Spezia, è stato sempre presente tra campionato e Champions. Un gigante anche d'umiltà.

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