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Luis Alberto piega la Samp con una magia, Lazio in zona Champions (aspettando la Roma)

Vittoria pesante per la squadra di Sarri che scavalca (per adesso) la Roma al quarto posto. La Samp non demerita, Immobile spreca e Pedro centra un palo: serata maledetta, la squarcia una magia dello spagnolo.
A cura di Maurizio De Santis
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Serviva un colpo di magia. Il capolavoro di Luis Alberto toglie alla Lazio le castagne dal fuoco e mette il cappello sulla sfida di campionato con la Sampdoria (1-0). Vittoria sofferta – per le tante occasioni mancate – ma pesante: i biancocelesti salgono a quota 45 in classifica, entrano in zona Champions (nell'attesa che la Roma giochi a Cremona) a -2 da Milan e Inter. Che amarezza per i liguri: per l'orgoglio profuso avrebbero meritato di più ma di fronte allo spagnolo che estrae dal cilindro quel colpo nulla può.

Fatica la Lazio. Fatica Ciro Immobile a trovare il guizzo giusto. Fatica la squadra di Sarri a trovare spazio tra le maglie di una Samp che all'Olimpico si presenta con il piglio di chi sa che ogni partita va affrontata come fosse una finale. E non è questione di vecchio adagio del calcio ma la realtà di una squadra che, alle prese con gravissimi problemi societari, dà tutto per giocarsi la salvezza sul campo. Pendenza massima, sembra una missione impossibile a giudicare dalla posizione di classifica ma nel vocabolario del tecnico, Stankovic, il verbo "arrendersi" non esiste.

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I blucerchiati sputano l'anima e lottano. Si arrangiano come possono. Non mollano mai. Tremano, quando Pedro prende il palo e – nel momento di maggiore pressione – subiscono gli assalti dei capitolini, ma restano in piedi. A testa alta. L'azione che vede la conclusione sfortunata dell'ex Chelsea è tambureggiante: Felipe Anderson trova spazio in area, vede un corridoio e calcia centrale col mancino, Audero respinge e sulla ribattuta arriva Pedro che batte da posizione defilata e centra il legno. Questa volta il pallone arriva dalle parti di Immobile che spara alto.

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La Samp c'è e resiste, un dato del primo tempo lo certifica: un solo tiro in porta dei biancocelesti con gli ospiti che si affidano alle folate del contropiede. Nella ripresa il tema tattico non cambia, è sempre la Lazio a fare la partita ma non riesce a imprimere la sterzata decisiva. Anzi, rischia perfino la beffa quando Marusic sbaglia tutto e di testa regala palla a Gabbiadini solo davanti alla porta: il mancino però non è angolato abbastanza e Provedel blocca.

Paura sventata, la squadra di Sarri riprende ad attaccare a testa bassa. Nel giro di una decina di minuti divora (ancora) l'opportunità di siglare il vantaggio. Prima con Marusic che, servito alla perfezione da Milinkovic, rovina tutto con un destro che avrebbe meritato miglior fortuna. Poi con Immobile che da posizione ravvicinata, a centro area, spedisce la palla alle stelle. Serata maledetta, la squarcia Luis Alberto alla sua maniera.

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