Locatelli faccia a faccia con l’arbitro, svelato il duro confronto in campo: “Che fai mi minacci?”
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Un successo sul Bologna avrebbe permesso alla Juventus di arrivare al big match di Champions contro il Manchester City con uno stato d'animo decisamente diverso. Il pareggio ottenuto in extremis e con carattere, non ha nascosto i limiti dei bianconeri che devono fare i conti anche con numerosi infortuni. Non sono solo i tifosi ad essere nervosi, ma anche i giocatori come confermato anche dalle reazioni di fronte all'ultimo arbitraggio non troppo convincente. Un esempio? L'atteggiamento di Locatelli che si è molto arrabbiato con il direttore di gara Marchetti.
Il duro confronto tra Locatelli e l'arbitro Marchetti in Juve-Bologna
Le telecamere di Bordocam DAZN hanno svelato un dialogo di campo, serrato, tra il centrocampista della Juventus e l'arbitro dopo l'ennesimo fallo fischiato ai padroni di casa. I continui interventi di Marchetti a spezzettare il gioco non sono piaciuti in primis al numero 5 che si è fatto sentire. Dopo essersi avvicinato all'ufficiale, Locatelli si è lamentato anche per l'atteggiamento del direttore di gara che ha provato con la mano a tenerlo a distanza.
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Cosa ha detto Locatelli all'arbitro
"Senza che mi tocchi", ha detto Locatelli che poi ha proseguito: "Fateci giocare, fateci giocare. Perché sennò… Stai fischiando a caso". Di fronte alla risposta del suo interlocutore, l'ex di Milan e Sassuolo ha risposto: "Cosa fai mi minacci?". Subito è arrivata la smentita del "fischietto" che ha ribadito la bontà della sua scelta per un fallo a suo dire sacrosanto, chiudendo la questione: "Ma che ti minaccio".
Il nervosismo della Juventus contro l'arbitro durante il match col Bologna
Un confronto che non ha prodotto cambiamenti visto che l'arbitro con il suo operato ha continuato a far arrabbiare la Juventus. A pagare per tutti è stato Thiago Motta che dopo un confronto a distanza infinito, è stato espulso da Marchetti. Non per la presunta pallonata all'arbitro, che non è partita da lui, ma per qualche gesto di troppo di protesta.