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Gattuso si sfoga dopo Moldavia-Italia, ce l’ha col pubblico: “Non lo accetto, è stata una vergogna”

Il ct azzurro Rino Gattuso si è presentato scuro in volto alla fine di Moldavia-Italia e non per come abbiano giocato i calciatori: “Quello che ho sentito oggi allo stadio è stata una vergogna” ha sbottato riferendosi alla contestazione sugli spalti da parte dei tifosi italiani che non hanno gradito la vittoria arrivata solo al 90′
A cura di Alessio Pediglieri
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Un successo insufficiente ma comunque 3 punti che hanno dato continuità di risultati ad una Italia che dalla Moldavia ritorna estremamente ridimensionata, sbloccando il risultato solo al 90′ con Mancini e Pio Esposito. Troppo poco e male, con tanta confusione e ansia offensiva malgrado i 4 attaccanti in campo dal primo minuto. Anche il ct azzurro, Rino Gattuso non può essere soddisfatto, in difficoltà nel trovare il bicchiere mezzo pieno, anche nel post partita ci ha provato in ogni modo: "Sono contento, nulla è mai scontato". Poi, lo sfogo verso i tifosi italiani che sugli spalti hanno contestato gli Azzurri: "Non lo accetto, ciò che ho sentito questa sera è stata una vergogna"

Lo sfogo di Gattuso: "Non si può gridare ai giocatori andate a lavorare, è stata una vergogna"

Rino Gattuso scuro in volto non si è trattenuto nello sfogare tutto il proprio fastidio a margine di una gara dura, divenuta difficile e risolta solamente nel finale. Che non ha entusiasmato, anzi. Dagli spalti dello stadio moldavo sono arrivati anche cori ripetuti da parte dei tifosi italiani presenti, circa 500 che hanno contestato la squadra. Un atteggiamento che ha fatto infuriare il ct che così è esploso a sua volta: "Mi spiace ciò che ho sentito oggi e penso che sia una vergogna, sui cori di contestazione da parte dei tifosi qui presenti. Non è il momento di farlo di gridare di andare a lavorare ai giocatori, ma di stare tutti uniti. Chi contesta la squadra non lo accetto, ma va bene… noi andiamo avanti a lavorare seriamente".

Gattuso soddisfatto: "Dentro di me pensavo anche di perdere con tanti giocatori nuovi"

Poi il pensiero alla partita che si è risolta solo alla fine, con una Italia votata all'attacco ma anche inedita, con tantissimi giocatori nuovi e che non hanno giocato insieme spesso: "Partite facili non esistono… se siete rimasti alla goleada contro questa squadra per 11-1 è un problema vostro, non mio. Mettere undici giocatori nuovi dal primo minuto non è mai facile. Dentro di me pensavo anche di perdere prima della partita, perché non c'è nulla di scontato. Io sono soddisfatto di quello che ho visto questa sera, non hanno mai tirato in porta,  non abbiamo mai rischiato".

Gattuso: "Quando giocavo io la seconda andava direttamente ai Mondiali"

Proprio sul piano della volontà e della dedizione, Gattuso non ha nulla da rimproverare ai suoi giocatori, ma il pensiero torna al format che penalizza tantissimo l'Italia: "Le qualificazioni? Nel 94 c'erano un paio di Nazionali africane, quando giocavo io la seconda direttamente andava ai Mondiali, oggi no. Le difficoltà ci sono e lo so che è un problema, ma è così e lo sappiano. Non dovete chiedere a me se va bene così oppure no, di certo è molto più complicato di prima"

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