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Liverpool furioso, 5.000 testimonianze sul caos della finale Champions: “Alcuni avevano un machete”

Emergono altri particolari sui disordini che si sono verificati a Parigi in occasione della finale di Champions League tra Liverpool e Real Madrid.
A cura di Vito Lamorte
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È passata una settimana dalla finale di Champions League ma le polemiche per i disordini di Parigi non si placano. Lo scontro sulle responsabilità dell'accaduto tra politici francesi e britannici ha solo anticipato l'indagine indipendente che l'UEFA ha aperto sul caos che si è verificato nella zona dello Stade de France prima e dopo Liverpool-Real Madrid.

Uno dei temi che sta prendendo sempre più corpo e che non si è visto fa riferimento alle bande di microcriminalità francese, che hanno forzato l'ingresso allo Stade de France e hanno contribuito a seminare il panico nei pressi dell'impianto. Questa pista, all'inizio poco battuta, nelle scorse ore è diventato oggetto di un dibattito accesissimo.

Il direttore esecutivo dei Reds, Billy Hogan, ha annunciato che il club ha ricevuto 5.000 testimonianze sulla piattaforma che ha creato poche ore dopo  dicendo di essere "inorridito" da ciò che ha letto: "È incredibile. Martedì, nel tardo pomeriggio, a sole 24 ore dal lancio della piattaforma (per raccogliere testimonianze, ndr), abbiamo più di 5.000 moduli che sono stati compilati e inviati, il che è davvero sorprendente. Ovviamente questa è una quantità incredibile di informazioni, quindi chiediamo un po' di pazienza mentre controlliamo tutto nel dettaglio".

Hogan ha sottolineato di essere in contatto con l'UEFA sull'esatta natura delle indagini che verranno svolte intorno alla partita: “Ho avuto una conversazione con la UEFA su questa vicenda. Non ci sono molti dettagli in questa fase, è un processo in corso, ma vogliamo garantire che vengano prese le misure appropriate in modo che la natura dei fatti venga stabilita".

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Una delle testimonianze che più ha fatto riflettere in queste ore è quella dell'astro nascente delle MMA, Paddy Pimblett, che ha raccontato in un'intervista rilasciata a RMC Sport quello che ha vissuto allo Stade de France in occasione della finale di Champions League: "Non sono mai stato così spaventato in vita mia. C'erano gruppi di trenta persone che correvano in giro. Alcuni di loro avevano armi, machete, coltelli, sbarre di ferro, mazze…”.

Se prima del match Paddy Pimblett non è stato una vittima di nessun tipo di aggressione, perché insieme ad altri hanno deciso di camminare a gruppi per ridurre ogni rischio, per lui il momento peggiore è stato dopo il fischio finale: “È stato proprio dopo la partita, all'uscita dello stadio, che è stata la cosa peggiore. Ma entrare nello stadio era già complicato. La polizia lanciava gas lacrimogeni contro tutti. Nelle piccole sezioni che dovevamo attraversare per arrivare allo stadio hanno bloccato e schiacciato migliaia di persone".

L'atleta britannico ha sottolineato la totale mancanza di comunicazione da parte della polizia: "Quando abbiamo chiesto alla polizia cosa stesse succedendo, ci hanno riso in faccia. Come ho detto, non sono mai stato così spaventato per la mia sicurezza e per la sicurezza delle persone intorno a me come quando sono uscito da quello stadio sabato sera".

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