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Lega Serie A, no alle partite in chiaro in tv: “Non ci sono condizioni legali”

La Lega di Serie A ribadisce, in una nota, la posizione anticipata ieri: “La trasmissione in chiaro delle partite di Serie A non è possibile Continuano a non sussistere, infatti per i motivi già elencati, le condizioni legali per trasmettere in chiaro le partite del campionato di Serie A”. A nulla è servita dunque la lettera del ministro dello sport Spadafora.
A cura di Marco Beltrami
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"La trasmissione in chiaro delle partite di Serie A non è possibile". La Lega Serie A con una nota ribadisce la sua posizione in merito alla diretta televisiva dei match del massimo campionato che si disputeranno a porte chiuse, a causa dell'emergenza Coronavirus. Una chiusura perentoria alle parole del ministro dello sport Spadafora che poche ore fa aveva scritto nuovamente al presidente della Lega Dal Pino dimostrandosi fiducioso.

Partite in chiaro in Serie A, il messaggio del ministro Spadafora

Si era aperto uno spiraglio sulla possibile trasmissione in chiaro delle partite valide per il recupero della 26a giornata di Serie A, grazie alle parole del ministro dello sport Spadafora: "Oggi ho avuto vari contatti telefonici con i vertici del calcio e le reti televisive e l'Agcom, perché continuo a pensare che in questo momento sia importante offrire uno svago ai cittadini in casa propria. C'è una soluzione possibile, sulla quale aspettiamo le valutazioni della Lega Serie A. Per questo motivo ho scritto di nuovo al presidente Dal Pino. Attendiamo risposta". Nel giro di poche ore però è arrivata la "doccia fredda" per tutti i tifosi non abbonati all'emittente satellitare o a DAZN.

La risposta di Sky al ministro dello sport

E proprio Sky in serata ha risposto al ministro dello sport, attraverso una nota in cui si tira in ballo anche la Lega Calcio, e la presenza di vincoli insuperabili: "Da giorni era uscita la disponibilità a dare in chiaro su Tv8 la partita Juventus-Inter, per venire incontro agli appassionati di calcio in questa fase così delicata, ma la Lega Calcio, peraltro con molte ragioni, aveva opposto impedimenti legali e normativi che non consentivano a Sky questa soluzione. Questo era e questo rimane: i vincoli e i limiti permangono".

La Lega Serie A dice no alle partite in chiaro

In tarda serata poi ecco il no della Lega Serie A, ufficializzato con queste parole: "La trasmissione in chiaro delle partite di Serie A non è possibile. Continuano a non sussistere, infatti – è detto nella nota – per i motivi già elencati, le condizioni legali per trasmettere in chiaro le partite del campionato di Serie A. In data odierna la Lega ha ricevuto una lettera da parte del signor ministro Spadafora con richiesta di valutare, alla luce di nuovi approfondimenti, la possibilità di concedere la libera fruizione televisiva delle gare di Serie A nei giorni 8 e 9 marzo.  Nella lettera il Signor Ministro fa riferimento a uno scenario nel quale i soggetti da lui sentiti per le vie brevi, tra i quali Sky Italia e Dazn, avrebbero espresso il proprio parere favorevole all’ipotesi. La Lega Serie A a sua volta ha stabilito contatti formali con i licenziatari dei diritti pay, che, pur comprendendo la richiesta, si adeguano al fatto che la proposta formulata continua a presentare vincoli legali, normativi e tecnologici. Di conseguenza, considerando quanto già espresso ieri dalla Lega Serie A, continuano a non sussistere, per i motivi già elencati, le condizioni legali per trasmettere in chiaro le partite del campionato di Serie A TIM".

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