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Lautaro segna il rigore in Udinese-Inter, Chiffi tentenna: perché da regolamento il gol è valido

Il calcio di rigore battuto da Lautaro è un brivido lungo la schiena: la conclusione è troppo angolata, Silvestri ha intuito la traiettoria e s’è tuffato, la palla sbatte sul palo, carambola di nuovo in campo e l’argentino insacca. Il dubbio dell’arbitro lascia tutti col fiato sospeso: inizialmente non aveva assegnato la rete.
A cura di Maurizio De Santis
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Lautaro ha segnato il gol del raddoppio a Udine ribadendo in rete la palla in un secondo momento, sulla respinta. Perché è gol? Lo dice il regolamento, in un caso però non sarebbe stato convalidato.
Lautaro ha segnato il gol del raddoppio a Udine ribadendo in rete la palla in un secondo momento, sulla respinta. Perché è gol? Lo dice il regolamento, in un caso però non sarebbe stato convalidato.

Il gol segnato su calcio di rigore da Lautaro Martinez contro l'Udinese ha provocato le proteste dei friulani nei confronti dell'arbitro Chiffi che, almeno inizialmente, si mostra titubante e non indica subito il dischetto di centrocampo. La rete era da assegnare oppure no? L'indecisione del direttore di gara alimenta le rimostranze da parte della squadra di Cioffi, il check con il Var però sbroglia la matassa e toglie il fischietto dai guai per l'ennesima volta. Il raddoppio dagli undici metri è valido, i nerazzurri possono esultare.

Cosa è accaduto? La dinamica dell'azione e poi del penalty e il regolamento aiutano a spiegare la situazione che s'è venuta a creare e perché i bianconeri credevano che lo 0-2 segnato in quel modo fosse da annullare. Il primo brivido lo regala il contatto in area tra Dzeko e Pablo Mari, Chiffi ha bisogno della on-field-review per decretare la massima punizione in favore della formazione di Simone Inzaghi: il bosniaco viene sgambettato a pochi metri dalla porta nel tentativo di ribadire in rete una respinta del portiere, Silvestri. Il replay e i fotogrammi esaminati dalla cabina di regia mostrano come il calciatore del'Udinese agganci il piede dell'avversario.

L'arbitro Chiffi è indeciso se assegnare o meno il gol su rigore di Lautaro, i calciatori di Inter e Udinese fanno capannello intorno a lui.
L'arbitro Chiffi è indeciso se assegnare o meno il gol su rigore di Lautaro, i calciatori di Inter e Udinese fanno capannello intorno a lui.

Lautaro prende la palla e la piazza all'altezza degli undici metri. La battuta, però, regala un brivido lungo la schiena: la conclusione del sudamericano è troppo angolata, Silvestri ha intuito la traiettoria e s'è tuffato alla sua destra, la palla sbatte sul palo, carambola di nuovo in campo e Lautaro insacca. È gol ma il dubbio dell'arbitro (che evidentemente, non deve essersi accorto subito del tocco dell'estremo difensore dopo la carambola sul palo della sfera) lascia tutti col fiato sospeso.

Il rigore battuto da Lautaro carambola sul palo e poi viene deviato, sia pure di poco, di pugno dal portiere dell'Udinese finendo in porta. Il tocco 'sana' la respinta dell'argentino, la rete è valida da regolamento.
Il rigore battuto da Lautaro carambola sul palo e poi viene deviato, sia pure di poco, di pugno dal portiere dell'Udinese finendo in porta. Il tocco ‘sana' la respinta dell'argentino, la rete è valida da regolamento.

Il motivo? Il calciatore che ha effettuato il tiro non può impattare di nuovo il pallone prima sia stato toccato da un altro calciatore. La rete però è valida grazie al suggerimento che arriva dalla sala Var: dopo la deviazione del legno, c'è stato il tocco con la mano destra del numero uno dell'Udinese. Un tocco che ‘sana' l'azione e permette alla punta dell'Inter di marcare lo 0-2. Senza questo dettaglio, in base al regolamento, l'arbitro avrebbe dovuto annullare la rete e assegnare un calcio di punizione indiretta. L'episodio in questione è contemplato dalla norma numero 14 che prende in esame proprio l'esecuzione dei calci di rigore.

Se, dopo l’esecuzione del calcio di rigore:
– chi lo ha eseguito tocca il pallone di nuovo prima che questo sia stato toccato da un altro calciatore: sarà assegnato un calcio di punizione indiretto (o diretto, in caso di fallo di mano)
– il pallone viene toccato da un “corpo estraneo” mentre si muove in avanti: il calcio di rigore dovrà essere ripetuto tranne che il pallone non stia entrando in porta e l’interferenza non impedisca al portiere o ad un difendente di giocarlo, nel qual caso la rete sarà convalidata se il pallone entra in porta (anche se c’è contatto con il pallone), a meno che l’interferenza non sia stata causata dalla squadra attaccante
– il pallone rimbalza sul terreno di gioco, dopo essere stato respinto dal portiere o dai pali o dalla traversa e viene poi toccato da un “corpo estraneo”: l’arbitro interrompe il gioco; il gioco verrà ripreso con una rimessa dell’arbitro nel punto in cui si trovava il pallone al momento del contatto.

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