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La Roma si dispera: col Venezia retrocesso e in dieci solo un 1-1 tra traverse e miracoli di Maenpaa

La Roma parte malissimo, con il Venezia in gol dopo 45 secondi. Poi, con i veneti in 10, inizia l’assedio che durerà fino al 95′ ma che porterà solamente un pareggio per 1-1: 4 legni colpiti e il portiere del Venezia che fa miracoli.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una partita incredibile che il Venezia ha rischiato anche di vincere al 95′ prima del colpo di scena finale del VAR che al 98′ nega comunque un eventuale rigore alla Roma. Finisce 1-1 con gol di Okereke che va a segno dopo soli 45 secondi di gioco. Poi, l'assedio giallorosso che arriva al solo pari segnato al 72′ da Shomurodov, con la Roma che colpisce tre traverse e un palo. E con Maenpaa, portiere del Venezia, migliore in campo e che compie autentici miracoli.

La Roma all'Olimpico ospita il già retrocesso Venezia per l'ultima partita stagionale davanti al proprio pubblico: stadio esaurito per salutare gli eroi di Mou che si giocheranno la finale di Conference League, da bagnare con una vittoria per salutare al meglio una stagione vissuta su un eterno ottovolante tra alti e bassi. Ma a sorridere è proprio il Venezia che alla prima occasione dopo soli 60 secondi di gioco, grazie alla rete di Okereke che non sbaglia davanti a Rui Patricio gelando il pubblico giallorosso.

Un inizio in assoluta apnea per la Roma che fatica a entrare in partita e ad aver la meglio sugli attenti lagunari che giocano con la serenità di chi non ha più nulla da perdere mentre la fatica e i pensieri attanagliano gambe e piedi dei giocatori di Mourinho. Così, il risultato non cambia per tutti i primi 45 minuti di gioco e non serve nemmeno il vantaggio numerico al 32′ quando attraverso il VAR viene espulso per fallo di gioco con palla lontana Kiyine. Poco prima ci aveva provato anche capitan Pellegrini direttamente su punizione, colpendo però solamente la traversa.

Tammy Abraham, quasi impalpabile nei primi 45 minuti di partita contro il Venezia
Tammy Abraham, quasi impalpabile nei primi 45 minuti di partita contro il Venezia

Mourinho prova il ambio vincente a inizio di ripresa con El Shaarawy che prende il posto di uno spento Kumbulla, per una spinta ulteriore sulla fascia e creare superiorità numerica con possesso di palla. La Roma spinge sull'acceleratore, prendendo dominio del campo e va vicinissima al pareggio con Cristante che da lontanissimo sferra un tiro che appare vincente ma prende (ancora) la traversa, che poi viene ricolpita per la terza volta ancora da Pellegrini.

Una maledizione vera e propria che salva il Venezia fino alla rete che spezza l'incantesimo a favore della Roma quando al 76′ Shomurodov si fa trovare nel posto giusto al momento giusto e sfruttando il rimbalzo sui suoi piedi all'interno dell'area, riesce a segnare sotto la traversa. Il forcing giallorosso è feroce per trovare una meritata vittoria ma il Venezia e la sfortuna si mettono ancora di traverso. Così, l'ennesimo legno, questa volta il palo, nega la gioia più grande per un successo più che meritato. E nei minuti di recupero Maenpaa si esalta e compie un doppio miracolo.

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