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La Roma crolla nei nervi e nel risultato, il Sassuolo fa quello che vuole all’Olimpico: è 3-4

Uno-due di Laurientè prima del break di Zalewski in un primo tempo folle. Che si conclude con l’espulsione di Kumbulla e il 3-1 del Sassuolo. La reazione della Roma è a inizio ripresa, con Dybala ma è Pinamonti a firmare il poker finale.
A cura di Alessio Pediglieri
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Crolla la Roma all'Olimpico nella notte della contestazione alla Figc e di supporto a Mourinho: il Sassuolo piega i giallorossi 4-2 con un immenso Laurientè e un Berardi cinico e spietato. Subito in svantaggio la rimonta sfugge per colpa di Kumbulla che perde la testa a fine primo tempo facendosi espellere. Inutile il capolavoro di Dybala a inizio ripresa, alla fine è Pinamonti a firmare il poker estero con Wijnaldum che segna il suo primo (inutile) gol in A.

Un primo tempo assurdo, bellissimo e imprevedibile all'Olimpico tra Roma e Sassuolo. Nel giorno della "panolada" a favore di Mourinho e in polemica con le scelte della FIGC che ha deciso di punire il tecnico giallorosso confermando i 2 turni di squalifica dopo i fatti di Cremona, i tifosi della Roma vivono 45 minuti di pura tensione e ansia. Il Sassuolo prende subito le misure ai giallorossi e la squadra di Dionisi passa in vantaggio con un suntuoso Laurientè.

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L'attaccante neroverde è autore di entrambi i gol che permettono agli emiliani di portarsi clamorosamente sullo 0-2 in un Olimpico ammutolito: lui e Berardi imperversano nella difesa della Roma come lama calda nel burro e Rui Patricio è costretto a capitolare due volte senza poter fare quasi nulla. Un uno-due che ammazza il match a metà primo tempo e che lo indirizza sui binari del Sassuolo. Ma le emozioni sono sol all'inizio.

La Roma ferita e umiliata ha subito una reazione di orgoglio: Zalewski si inventa una perla per l'1-2 che infiamma le tribune e che riapre incredibilmente il match. I giallorossi spingono sull'acceleratore ma prima dell'intervallo subiscono il 3-1 neroverde: tutta colpa di un gesto scellerato di Kumbulla che scalcia Berardi a palla in gioco e rimedia, oltre al rosso diretto col VAR anche un rigore contro, segnato poi da Berardi.

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La ripresa annuncia un attacco all'arma bianca della Roma che si ripresenta in campo con Karsdorp e con Dybala nell'intento di pressare il Sassuolo malgrado lo svantaggio numerico. Missione che trova i suoi frutti nell'immediato perché la Joya si inventa una magia con un tiro a giro che si infila sotto la traversa: 2-3 e Olimpico di nuovo surriscaldato. I giallorossi provano nel miracolo, continuano la pressione ma alla fine pagano dazio. Ci pensa un sublime Laurientè che si inventa uomo assist per il poker del Sassuolo con Pinamonti al 75′ che schianta le speranze romaniste. Che si consolano con il centro di Wijnaldum per il definitivo 3-4.

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