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Elezioni politiche 2022

La prima squadra di calcio a prendere posizione dopo le elezioni: “Basta! Siamo antifascisti”

I risultati delle elezioni politiche italiane hanno avuto una eco importante in tutto il mondo, anche per quanto riguarda lo sport: la vittoria di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia ha suscitato la reazione social di uno dei club che sono politicamente più schierati nel mondo, ovvero il FC St. Pauli.
A cura di Vito Lamorte
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Le elezioni politiche del 25 settembre del 2022 hanno tenuto con il fiato sospeso tutta l'Europa, nonostante i risultati fossero ampiamente prevedibili. La vittoria schiacciante di Giorgia Meloni e di Fratelli d'Italia si è ritagliata uno spazio molto importante all'estero e non ha interessato solo il mondo della politica: tra le prime reazioni social che sono arrivate c'è quella del FC St. Pauli, club che dalla sua nascita si è mostrato apertamente vicino a ideali di sinistra e ha sempre avuto un’attenzione particolare a temi sociali, culturali e non prettamente sportivi.

Il 15 maggio 1910 ad Amburgo nacque questa squadra che è diventata famosa negli ultimi anni per il suo modo di intendere il calcio: si tratta di una polisportiva, visto che comprende anche squadre di rugby, football americano, baseball, bowling, scacchi, ciclismo, pallamano, softball, roller derby e tennis tavolo ma il club dell'omonimo quartiere della città tedesca è uno dei brand più popolari del calcio teutonico per la sua connotazione politica e sociale.

Il Millerntor non ha visto grandi vittorie ma è uno stadio che trasuda il cuore e lo spirito di quello che è il St. Pauli: grandissima attenzione al sociale e alla solidarietà contro ogni tipo di intolleranza e di razzismo. Non stiamo parlando di una squadra nota per il suo calcio spettacolare o per le notti da incorniciare (qualcuna c'è stata, non sono molte) ma ha due stelle polari ben precise: l'antifascismo e l'antirazzismo, senza sé e senza ma. Negli anni ’80, ad esempio, è stato il primo club a vietare l’ingresso allo stadio ai gruppi di estrema destra.

L’esempio più lampante degli ultimi anni è quello del centrocampista turco Cenk Sahin, che nell’ottobre 2019 sui social espresse il suo favore per l'offensiva dell'esercito turco contro i curdi e quell'uscita gli costò il licenziamento: "L'FC St. Pauli prende le distanze dal post e dal contenuto, perché è incompatibile con i valori del club. Il club ha già parlato con il giocatore e lavora internamente sull'argomento. Finché il lavoro interno non è completato, l'FC St. Pauli non commenterà ulteriormente. Mai più guerra!”.

Questo è solo l'esempio più eclatante che ha fatto ricadere anche sul campo quei principi contro razzismo, sessismo e omofobia che negli anni il club ha messo in atto: il St.Pauli si è sempre battuto, e lo fa tuttora, in prima linea con i movimenti LGBT e lavora con le Organizzazioni Non Governative per aiutare i migranti (tra queste c’è anche la Sea Watch). Nel periodo del Covid-19 ha raccolto fondi a favore degli ospedali, lavorando anche per curare le persone meno fortunate con diverse iniziative, e sono impegnati anche sensibilizzazione sulla crisi climatica e sui temi ambientali, supportando in maniera molto esplicita ‘Friday For Future'.

Oggi, come già anticipato, ha voluto esprimersi sull'esito delle elezioni italiane con un'immagine molto chiara su tutti i canali social "Siamo tutti antifascisti" e il titolo del post è ‘Basta!': un chiaro riferimento alla natura post-fascista di Fratelli d'Italia che ha trionfato nelle urne e si appresta a governare l'Italia.

Si tratta della prima squadra di calcio a prendere posizione dopo la tornata elettorale del 25 settembre e probabilmente sarà anche l'ultima, almeno di questo livello. I ragazzi del St.Pauli non nasconderanno mai il loro pensiero perché andrebbero contro un motto locale di Amburgo che dice: "I posteri abbiano cura di conservare degnamente la libertà che gli antenati partorirono".

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