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La nuova insofferenza dei calciatori alla morbosa invadenza delle telecamere in Serie A

Dopo Dumfries con Radu anche nel derby di Genova le telecamere in campo sono state allontanate da alcuni giocatori. Criscito aveva da poco fallito il rigore del possibile 1-1.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il campionato di Serie A ha emesso il suo primo verdetto proprio in questo ultimo turno che si concluderà con Atalanta-Salernitana. L'Italia infatti è certa delle quattro squadre che prenderanno parte alla prossima Champions League 2022-2023: Milan, Inter, Napoli e Juventus. Ma non sa ancora quale squadre sarà la vincitrice dello Scudetto, chi approderà in Europa League o Conference League e soprattutto è vogliosa di sapere quale squadra sarà retrocessa al prossimo campionato di Serie B. Già, perché la lotta per la permanenza in A è diventata a dir poco emozionante. Il recupero della Salernitana ha infatti reso avvincente questa corsa salvezza che in questo momento vede Spezia e Sampdoria apparentemente più tranquille con tre gare ancora da giocare e invece Cagliari, Salernitana, Genoa e Venezia in piena lotta per non entrare a far parte del terzetto delle retrocesse.

L'ultimo derby ligure tra Sampdoria e Genoa sembra però aver avvicinato i blucerchiati alla salvezza grazie alla rete determinante di Sabiri. Dall'altra parte si lecca invece le ferite la squadra di Blessin che crolla completamente, specie dopo il rigore fallito da Criscito al 96′ parato da Audero. Un errore che potrebbe essere determinante. A fine partite le telecamere in campo hanno indugiato sul volto triste di Criscito, in lacrime dopo il rigore sbagliato. Una cosa che non ha fatto piacere ad Ostigard, il difensore centrale norvegese che ha difeso il compagno di squadra chiedendo alla telecamere di allontanarsi e non riprendere per rispetto della privacy del capitano del Genoa. "Certo, potevamo pareggiare lì: di solito Criscito è un killer dal dischetto, fa 10 su 10. E guardate questa immagine, è distrutto…”. Le parole di Blessin fanno capire la sofferenza in campo del giocatore che giustifica la reazione di Ostigard.

Un gesto istintivo, di protezione e rispetto nei confronti del proprio capitano e del suo momento attuale. La squadra infatti al triplice fischio si era stretta proprio attorno a Criscito e per dovere di cronaca le telecamere hanno ripreso proprio quel momento. Le lacrime del difensore del Genoa, censurate in maniera forzata da Ostigard all'operatore in campo, è un gesto che abbiamo già potuto vedere qualche giorno fa in occasione di Bologna-Inter. In quel caso, un ex Genoa come il portiere Radu, si rese protagonista del clamoroso liscio in area di rigore che ha consentito a Sansone di segnare il gol del 2-1 contro i nerazzurri e che potrebbe risultare decisivo per lo Scudetto mancato della squadra di Simone Inzaghi.

Al termine del match del ‘Dall'Ara' fu Dumfries a chiedere alle telecamere di allontanarsi mentre queste riprendevano il volto di Radu nascosto sotto la maglietta per non mostrare le lacrime che in quel momento scorrevano sul suo volto. I giocatori stanno dunque iniziando a mostrare insofferenza alla continua invadenza delle telecamera in campo che raccoglie immagini inedite, momenti anche intimi e spesso anche audio di una normale gara di calcio che spesso svelano retroscena inedita tra i protagonisti in campo. In queste due episodi accaduti proprio nell'ultima settimana, si nota anche l'unione e la forza del gruppo che soprattutto in questi casi, se forte, viene a galla in maniera totale svelando il volto migliore di questo sport.

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