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La modestia di Szczesny: “Il miglior portiere al mondo? Sono io e vi spiego perché”

Wojciech Szczesny ha spiegato la motivazione logica del suo ragionamento: “Alla Roma il mio secondo era Alisson, considerato il miglior portiere al mondo. Ora sono alla Juve e Buffon, il migliore della storia, è il mio secondo”. Poi, l’elogio a Gigi: “Allenarmi con lui è indescrivibile, sarei stupido a non approfittarne”
A cura di Alessio Pediglieri
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Farselo dire sarebbe meglio ma anche una dose di buona autostima a volte non guasta per restare concentrato al massimo e pretendere da se stessi risultati ancor più importanti. Così  Wojciech Szczesny si è espresso in modo particolare riguardo la annosa contesa su chi sia il migliore nel suo ruolo e non è sembrato avere alcun dubbio dal ritiro della nazionale polacca. Al sito web Przeglad Sportowy è stato più che chiaro: "Chi è al momento il migliore al mondo tra i pali? Semplicemente io".

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Il filo logico al quale si aggrappa Szczesny ha anche un senso compiuto: alla Roma aveva come secondo Alisson, poi esploso a Liverpool dove il brasiliano si è laureato campione d'Europa in Champions League. Alla Juventus come secondo ha addirittura Buffon. Dunque, se due portieri considerati da tutti tra i migliori in assoluto nel ruolo sedevano in panchina e tra i pali è sempre sceso lui, un motivo ci sarà.

Il filo logico

Quando ero alla Roma il mio secondo era Alisson, che oggi viene considerato il miglior portiere al mondo. Ora sono alla Juventus e Buffon, sicuramente il migliore della storia, è il mio sostituto

Modestia a parte, per Szczesny il momento è magico e l'ascesa è evidente così come le sue parate e la sua indiscussa qualità che gli hanno fatto vincere il dopo-Buffon: "Se il mio ragionamento è corretto, e lo è, questo vuol dire che sono il miglior portiere del mondo e della storia del calcio". Ovviamente poi è il campo a deciderlo di 90 minuti in 90 ma il numero 1 della Juventus è di certo tra i migliori in assoluto in circolazione.

Esperienza incalcolabile

Merito delle sue qualità ma anche dei suoi ‘secondi'. Alla Juventus il rientro di Gigi Buffon da Parigi sta servendo al polacco per imparare quotidianamente la gestione del ruolo al di là della partita e a confessarlo è lo stesso Szczesny senza indugio: "Allenarmi insieme a Buffon è un'esperienza incalcolabile. Non è descrivibile quanto un portiere possa imparare allenandosi, parlando, osservando e condividendo le idee con lui che rappresenta la storia del calcio".

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